I proverbi sul cibo in Italia

I proverbi sul cibo in Italia

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Di proverbi sul cibo così come di modi di dire, ce ne sono tantissimi nella lingua italiana. Sono espressioni che ormai utilizziamo senza nemmeno collegarli più al mondo del culinario, ma che ci ricordano inevitabilmente le radici della nostra cultura contadina.

Cercheremo di svelare qui significati ed origini di queste espressioni.

Proverbi sul cibo

Quanti proverbi sul cibo conosciamo? Beh forse a primo impatto non sappiamo rispondere a questa domanda. La verità è che conosciamo così bene il messaggio di ciascun proverbio, che quasi non ci facciamo più caso che stiamo citando uova, uva, brodo e così via.

Eppure la loro presenza nel nostro comune parlare ci fa capire ancora una volta quanto la cultura contadina prima, e quella culinaria poi, siano parte integrante ed indissolubile della cultura italiana.

“Se non è zuppa è pan bagnato”

Questo modo di dire, come tutti i modi di dire legati al cibo, è estremamente semplice da capire. L’espressione affonda le sue radici nel medioevo, e in particolare dal termine gotico suppa, che indicava appunto un piatto fatto di pan bagnato.

Oggi col termine zuppa, invece, indichiamo delle buonissime passate di ortaggi e legumi, con qualche crostino all’interno, ma nonostante ciò  quando citiamo questo modo di dire è chiaro a tutti che stiamo parlando di due cose esattamente uguali tra di loro. Solitamente lo si usa per paragonare due situazioni o cose in tono piuttosto negativo, considerato il piatto modesto a cui ci si riferisce.

“Rompere le uova nel paniere”

Rompere le uova nel paniere è quell’espressione che si utilizza quando i piani non vanno come previsto, e si è rovinato qualcosa prima che si potesse realizzare anche solo in parte.

L’espressione si ricollega al passato e alla vita contadina. Il paniere è la cesta in cui le galline ovaiole covavano le uova, per poi essere raccolte dal contadino. Rompere quindi le uova dove la gallina cova è un po’ come vanificare tutto il lavoro dell’allevatore, nell’istante in cui gallina ha deposto l’uovo.

“Gallina vecchia fa buon brodo”

Restando in tema di galline, ricordiamo anche il detto “gallina vecchio fa buon brodo” che unisce cibo e vita contadina in un unico proverbio.

La gallina quando è vecchia, viene infatti cotta nel brodo per molte ore. Questo perchè la gallina avrà una carne più dura e necessita di più tempo per essere ammorbidita. Allo stesso modo però questo processo consente al brodo di diventare più gustoso.

Questo concetto estrapolato dalla cultura della cucina contadina è diventato un modo per ricordarci che la vecchiaia è sintomo di tempo passato e quindi anche di saggezza acquisita.

“Quando la volpe non arriva all’uva, dice che è acerba”

Questo proverbio parte dal concetto della volpe, che da sempre rappresenta l’astuzia.

In questo caso la volpe è così astuta che, non potendo arrivare all’uva, piuttosto che ammettere i suoi limiti, preferisce dire che è acerba. Tuttavia l’espressione si utilizza per sottolineare che questo atteggiamento di disprezzo è palesemente forzato dall’impossibilità di raggiungere l’obiettivo desiderato.

Pare chiaro quindi che se è vero che per conoscere bene una cultura si deve necessariamente anche conoscere la sua cultura culinaria, in Italia, patria del buon cibo e della cucina, il cibo non è solo la materia prima di una ricetta, ma dalla tavola è passato alla bocca e da questa è diventando nutrimento anche per il nostro linguaggio quotidiano.


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