Taurasi DOCG: prima DOCG del sud Italia

Considerato uno dei migliori vini del sud Italia, il Taurasi DOCG è un vino rosso ottenuto dal vitigno Aglianico invecchiato tre anni in botti di legno con un volume alcolometrico maggiore o uguale al 12%. Per ottenere la denominazione “Taurasi DOCG” è consentito l’uso di altri vitigni a bacca nera non aromatici fino ad un massimo del 15% ma che siano coltivati esclusivamente in provincia di Avellino. La tipologia “riserva”, invece, deve essere sottoposta ad un periodo di invecchiamento di quattro anni, di cui almeno 18 mesi deve riposare in botti di legno.

 

 

È prodotto in un’area di grande tradizione vitivinicola, che comprende 17 comuni sulle splendide colline irpine, tra i 400 ed i 700 metri, tutti nell’avellinese: Bonito, Castelfranci, Castelvetere sul Calore, Fontanarosa, Lapio, Luogosano, Mirabella Eclano, Montefalcione, Montemarano, Montemileto, Paternopoli, Pietradefusi, Sant’Angelo all’Esca, San Mango sul Calore, Taurasi, Torre le Nocelle e Venticano.

 

 

Il Consorzio Tutela Vini d’Irpinia si occupa della tutela e la valorizzazione del Taurasi DOCG e per produrre tale eccellenza bisogna seguire il “Disciplinare di produzione della Denominazione di Origine Controllata e Garantita “Taurasi” (D.M. 11 marzo 1993 G.U. n. 72 del 27 marzo 1993)” dove sono riportate tutte le norme che fanno sì che sia un prodotto prezioso e di gran valore enologico capace di esprimere l’essenza del terroir.  

 

 

Al calice si presenta di colore rosso rubino intenso, tendente al granato fino ad acquistare riflessi arancioni con l’invecchiamento ed il riposo nelle botti di legno, odore caratteristico gradevole intenso e dal sapore asciutto, pieno, armonico, equilibrato, con retrogusto persistente, vellutato al palato ed elegante e tannico. Si consiglia di servirlo ad una temperatura di 16-18 °C, accompagnato a piatti dotati di una buona struttura ed elaborati magari in compagnia dei propri affetti e un camino acceso durante una giornata fredda.