Per contrastare la narrazione banale che vuole il Sud retrogrado, come un insieme di terre aride, svuotate dei suoi frutti e abbandonate dai suoi figli, non c’è niente di meglio che raccontare le centinaia di storie virtuose e di anime belle che invece lo amano e lo popolano, nonostante le difficoltà obiettive che incontrano sul proprio percorso. È il caso della Tenuta DieciMani, cantina vinicola situata a Stilo (in provincia di Reggio Calabria), gestita da cinque ragazzi, cugini tra loro, che vogliono mantenere viva la tradizione di famiglia.
Tenuta DieciMani
Tenuta DieciMani nasce circa un anno fa, quando Lucia, Cosimo, Maria, Alessandro e Giuseppe decidono di prendersi cura dei vigneti ereditati dal nonno. Un progetto ambizioso ma nobile, che ha suscitato l’entusiasmo e il consenso anche dei rispettivi genitori, contenti di contribuire. La filosofia dell’azienda prevede l’applicazione dei principi dell’Agricoltura Integrata e Sostenibile, per tentare di preservare l’equilibrio degli ecosistemi agricoli locali e ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente. L’obiettivo è quello di coltivare uve di alta qualità, rispettando la flora e la fauna del territorio e utilizzando il metodo di vendemmia tradizionale: la vendemmia avviene manualmente, le uve vengono selezionate attentamente e poste con cura nelle ceste, senza utilizzo di macchinari.
L’intervista
Quali sono le origini della vostra azienda? Si tratta di un’azienda esclusivamente vinicola o vi occupate di altri prodotti?
L’azienda è costituita da 20 ettari di terreni. Agrumeti, uliveti, seminativo e vigneti (3 ettari), tutti ereditati dal nostro caro nonno, il vero promotore dell’azienda. I nostri genitori ci aiutano molto e loro gestiscono gran parte dell’azienda agricola quindi gli agrumeti, il seminativo e uliveti.
Perché proprio “DieciMani”?
“DieciMani” perché sono 10 le mani di chi collabora in azienda, ovvero 5 cugini. (Lucia, Cosimo, Maria , Alessandro e Giuseppe).
Parliamo un po’ più nello specifico dei vostri vini: che tipo di uve coltivate?
I vini che produciamo provengono tutti da uve proprie. Le qualità delle nostre uve sono totalmente autoctone: calabrese, greco nero e gaglioppo per quanto riguarda uva a bacca nera e pecorello per quanto riguarda l‘uva a bacca bianca.
Quali sono attualmente i vini in commercio?
Ad oggi tre sono le prime nostre bottiglie: Parisu, il nostro bianco 100% pecorello; Armònia, il nostro rosato 100% gaglioppo; e infine È senza, il nostro rosso senza solfiti aggiunti fatto da 80% calabrese e 20% greco nero.
Parisu è una dedica al nostro amato nonno. Il nome non è altro che il suo soprannome e l’etichetta ritrae proprio il suo volto. Armònia si rifà all’antica Grecia e alla sua divinità, simbolo di unione e concordia. È senza, il nostro rosso, senza solfiti e con dei profumi e sapori intensi. Racconta di una perfezione innata, senza artefizi, che sprigiona la sua bontà.
Dove è possibile acquistarli?
La nostra è una produzione di nicchia, produciamo circa ottomila bottiglie e i nostri vini si possono trovare nei ristoranti e nelle enoteche e possono essere tranquillamente acquistati presso la nostra cantina che si trova a Stilo (RC). Al momento non abbiamo shop online, ma su richiesta effettuiamo anche spedizioni.
Pensate di esportare i vostri prodotti fuori regione e fuori dall’Italia?
Siamo nati da poco, e cerchiamo di farci conoscere e soprattutto far conoscere i nostri vini nei quali abbiamo investito tanto e perché no, se questi possono arrivare all’estero, sarebbe un po’ di Calabria in giro per il mondo.
La Calabria è una regione ricca di risorse naturali, ma anche di difficoltà oggettive per chi sceglie di investire qui: quali sono le difficoltà che avete incontrato durante il vostro percorso? Cosa, invece, vi ha dato coraggio e vi ha fatto capire di essere sulla giusta via?
Le difficoltà che abbiamo incontrato riguardano soprattutto la burocrazia che interessa questo settore. Tuttavia, l’amore per la famiglia e per il territorio ci ha fatto investire in Calabria. Riuscire a dare un seguito ai sacrifici del nonno e dei nostri genitori è per noi motivo di orgoglio e d’altronde, la nostra terra che di potenzialità ne ha infinite, ha bisogno di persone che credono e investono. Nel nostro caso, l’amore e il sacrificio che ci legano a questo progetto sono doppiamente più forti perché ciascuno di noi esercita un altro lavoro ma non perde occasione nelle ore libere di accorrere in cantina per portare a termine gli obbiettivi e dare corso a progetti futuri.
Quali sono gli obiettivi a breve termine che vi siete posti?
A proposito di obiettivi, il nostro è semplicemente creare vini di qualità, che sappiano farsi riconoscere, apprezzare, e che soprattutto possano esaltare il nostro territorio.
Giornalista, lettrice professionista, editor. Ho incanalato la mia passione per la scrittura a scuola e da allora non mi sono più fermata. Ho studiato Scrittura e Giornalismo culturale e, periodicamente, partecipo a corsi di tecnica narrativa per tenermi aggiornata.
Abito in Calabria e la posizione invidiabile di Ardore, il mio paese, mi fa iniziare la giornata con l’ottimismo di chi si ritrova la salsedine tra i capelli tutto l’anno.