Voglia incontrollabile di birra fresca? Arriva Heineken BOT

Condividi su

Fonte foto: leganerd.com

Quando l’estate è ormai arrivata, ci si trova in spiaggia e si ha davanti tutta la giornata per oziare, guardando l’orizzonte del mare e non pensare a nulla.

Quando invece si resta in città e si soffoca per il caldo in preda a migliaia di impegni lavorativi e si muore per l’invidia pensando a quelle fantomatiche persone che mettono continuamente foto di loro al mare che guardano l’orizzonte e non pensano a nulla… beh, una birra fresca può diventare un’ottima consolazione.

Molto spesso non solo una ma tante. Di quelle birre che dissetano e insieme inebriano, e aiutano a pensare con maggiore distacco. Una birra in fondo è capace di alleviare i problemi. Certo, in entrambi i casi anche la birra richiede alcuni sforzi. Bisogna infatti alzarsi per prenderla, o chiedere a qualcuno di portarla, quindi sfruttare altre persone. Poi magari sentirsi in colpa. Insomma tante inutili implicazioni di carattere morale o più semplicemente di comodità.

Pensando a tutto questo. la multinazionale Heineken ha ideato un robot a sei ruote capace di riconoscere i comandi vocali. Una sorta di Alexa con le ruote, finalizzata principalmente al trasporto della birra.

Il Beer Outdoor Transporter della Heineken possiede uno scomparto frigo in grado di portare fino a 12 birre. Non solo è in grado di riconoscere i comandi vocali ma anche i volti. Inoltre è in grado di superare dislivelli. Insomma verrebbe da chiedersi perché un robot così efficiente e utile debba essere specializzato soltanto al trasporto di birra. Questo resta un mistero. Quel che si sa è che per ora questo robot ha un’edizione limitata disponibile soltanto tramite un concorso a premi negli Stati Uniti.

L’intelligenza artificiale a servizio dell’uomo e della possibilità di oziare è forse un gioco che ci parla di tante altre promesse per il futuro. Un’umanità forse più quieta, meno affannata, fuori dagli stress, capace di godersi una birra fresca e non riscaldata dal tempo che passa. Conservata al freddo e soprattutto in grado di non sfruttare nessuno.

Già, questa edizione limitata è un assaggio, forse anche una sorta di esperimento sociale, che ci parla di quel che vorrebbero un giorno fosse la nostra quotidianità.

Certamente nel passato forse non si pensava che tutto sarebbe partito da una birra olandese. In particolare una birra che sponsorizza molteplici eventi sportivi, che diventi invece l’emblema dell’economia di movimento, dell’ozio.

Ma si sa l’essere umano è bello perché è contraddittorio. Intanto con grande curiosità aspettiamo e speriamo che parta anche qui in Europa una lotteria e che un giorno queste macchine possano prendere il nostro posto in tutte le fatiche. Ma sarebbe poi così una buona sorte?


Condividi su