Fonte foto: soundcloud.com
Before You Go è un singolo del cantante scozzese Lewis Capaldi, pubblicato nel 2019 come primo estratto della ristampa del primo disco dell’artista, ovvero Devinly Uninspired to a Hellish Extent.
Solitamente, i brani di Lewis Capaldi parlano di storie d’amore andate male, basti ad esempio ricordare Someone You Loved. Before You Go, invece, parla di un suicidio di una persona a lui vicina, e di come lui si sente in qualche modo resposabile. Ecco le parole dell’artista:
“Parla di suicidio. Non necessariamente l’atto in sé, ma, dopo che succede, delle sue conseguenze. E le persone si incolpano o iniziano a pensare, sai, “Cosa avrei potuto fare per aiutare quella persona?” O qualsiasi altra cosa. Quando avevo cinque o sei anni, mia zia si suicidò e ricordo di aver recentemente parlato con mia madre dei suoi sentimenti. Su quelle frasi che rimbombano nella tua testa del tipo “Cosa avrei potuto fare qui? Avrei potuto fare qualcosa?”
Ma ora, vediamo il testo più da vicino.
Testo e traduzione
So, before you go,
Was there something I could’ve said
To make your heart beat better?
If only I’d have known you had a storm to weather
So, before you go
Was there something I could’ve said
To make it all stop hurting?
It kills me how your mind can make you feel so worthless
Quindi, prima di andare
C’era qualcosa che avrei potuto dire
Per far star meglio il tuo cuore?
Se solo avessi saputo che avevi una tempesta da affrontare
Quindi, prima di andare
C’era qualcosa che avrei potuto dire
Per farti smettere di provare dolore?
Mi uccide il modo in cui la tua mente può farti sentire così inutile.
Questo è ciò che recita il ritornello. Come possiamo vedere, è incombente la sensazione descritta dall’arista quando ha parlato di questo brano, ovvero quella senso di colpa, quel chiedersi se si poteva fare di più.
I sensi di colpa sono però ancora più evidenti nella seconda strofa, che recita “Was never the right time, whenever you called. Went little by little by little until there was nothing at all. Our every moment, I start to replay but all I can think about is seeing that look on your face” ossia “Non era il momento giusto, ogni volta che chiamavi. Andò a poco a poco fino a quando non ci fu più nulla. Inizo a ripensare ad ogni nostro momento, ma tutto quello a cui riesco a pensare è vedere quello sguardo sul tuo viso”.
Come anticipato, il senso di colpa qui è ancora più evidente, qui nello specifico è dovuto al non esserci stati abbastanza.
L’ultima strofa, poi, recita “Would we be better off by now if I’d have let my walls come down?Maybe, I guess we’ll never know”, ossia “Ora staremmo meglio se avessi lasciato cadere le mie mura? Forse, ma suppongo che non lo sapremo mai”.
La domanda qui è questa: l’essere più vulnerabili, più aperti, può salvare altre persone, oltre noi stessi? Forse bisognerebbe chiedercelo prima che sia troppo tardi, o altrimenti non lo sapremo mai. E tutto ciò, Lewis Capaldi, con Before You Go, lo racconta in modo assolutamente straziante.
Residente a Matera e laureata all’Università del Salento in Lingue, Culture e Letterature straniere, le mie più grandi passioni sono musica, film e serie tv e sono anche gli argomenti su cui scrivo di più. Amo questi argomenti così tanto che li discuto anche in un canale youtube
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