Soto del Real è un sobborgo dell’hinterland di Madrid. Questo piccolo centro ospita una particolare biblioteca che da tempo offre agli anziani ospiti delle case di riposo della zona, un servizio di lettura a domicilio. Juan Sobrino, il titolare della libreria, assieme ad altri volontari, ha ideato la Biblioterapia per anziani nel 2013, per fare in modo che le persone anziane potessero, una volta al mese, ritrovarsi per ascoltare poesie, favole, indovinelli o anche canzoni. Un’iniziativa che regalava ai pensionanti degli ospizi un momento di attività diverse, coinvolgenti e gioiose.
Il piano di lettura residenziale di Soto rappresentava insomma, un modo per rendere la vita di comunità più ricca e varia all’insegna della cultura.
Il flagello del Covid
Ma il sopraggiungere della pandemia di Coronavirus, come ben sappiamo, ha bloccato per molto tempo ogni possibilità di incontro. Per tutelare la salute, specialmente delle persone più fragili (come chi è avanti con l’età), le strutture di accoglienza per anziani hanno vissuto un periodo di isolamento dopo che, in un primo tempo, il virus ha mietuto molte vittime tra gli ospiti.
Non poter vedere parenti o amici, l’essere costretti a una momentanea reclusione così restrittiva, sia pur a fin di bene, non ha certo giovato al benessere psicologico delle persone accolte nei vari centri di riposo. Però i volontari della biblioteca di Soto non hanno rinunciato a portare avanti il loro progetto, sia pur cambiandone le modalità.
Letture al telefono
Così Juan Sobrino e i suoi amici hanno ideato un singolare espediente per portare i libri a chi ne facesse richiesta, secondo le preferenze di ogni lettore e per alleviare, al contempo, l’isolamento sociale in cui si è stati obbligati. Invece che recarsi nelle residenze, i volontari, una volta alla settimana, leggono agli anziani per telefono i testi richiesti. Sono sessioni di circa mezz’ora nelle quali ognuno di loro stabilisce un rapporto con le persone chiamate, in modo da creare un legame di amicizia, offrire compagnia, conoscerne i gusti e scegliere insieme le letture; in attesa della possibilità di poter riprendere le sessioni in presenza.
Una lodevole iniziativa che possiede fortemente le connotazioni di solidarietà e di empatia verso una categoria di persone spesso lasciate in solitudine.
Dopo aver seguito studi artistici si interessa appassionatamente ad approfondire i meccanismi e l’evolversi della storia dell’arte contemporanea.
Proprio in qualità di critico d’arte e corrispondente, negli anni ’80 e ’90, ha firmato saggi e recensioni per alcuni dei maggiori periodici del settore, tra i quali: Terzoocchio delle edizioni Bora di Bologna, Flash Art di Milano Julier di Trieste ed il genovese ExArte .
Inoltre affiancherà attivamente come consulente la famosa galleria d’Arte avanguardistica Fluxia durante tutto il periodo della sua esistenza.
Ha partecipato all’organizzazione di numerosi eventi, tra i quali l’anniversario del centenario dell’Istituto d’Arte di Chiavari e la commemorazione del trentennale della morte del poeta Camillo Sbarbaro a S. Margherita L.
Nel 2010 pubblica il suo primo romanzo: “La strana faccenda di via Beatrice D’Este”, un giallo fantasioso e “intimista”.
Nel 2018 pubblica il fantasy storico “Tiwanaku La Leggenda” ispirato alla storia ed alle leggende delle Ande pre-incaiche.
Attualmente collabora con alcuni blog e riviste on-line come “Chili di libri, “Accademia della scrittura”,
“Emozioni imperfette”, “L’artefatto”,” Read il magazine” e “Hermes Magazine” occupandosi ancora di critica d’arte e di recensioni letterarie.