Candle in the Wind ’97: la dedica da record di Elton John a Lady D

Il 21 ottobre 1997 il Guinness dei Primati dichiara “Candle in the wind ‘97″ di Elton John il singolo più venduto di tutti i tempi.

Il brano è una commovente dedica alla compianta principessa Diana, vittima di un tragico e tuttora misterioso incidente stradale, avvenuto il 31 agosto 1997 a Parigi. La donna, grande figura della famiglia reale, “principessa triste” per i numerosi gossip sui presunti e reali tradimenti del principe Carlo, era un’icona di stile, di eleganza e gentilezza.

La cerimonia in onore di Lady D

L’Inghilterra ed il mondo tutto si fermò il 6 settembre per la cerimonia funebre di Lady D. Circa 3 milioni di inglesi si riversarono per le strade di Londra, due miliardi si sintonizzarono in diretta televisiva. L’abbazia di Westminster, gremita dell’elite londinese, ricordò la principessa lasciandosi trasportare dalla voce di Elton John.

Il cantautore, grande amico di Lady D., rimase particolarmente colpito dal tragico evento, al punto di non voler più prendere parte alle esequie. Convinto, poi, dagli amici, pensò di renderle omaggio nel modo che gli riusciva meglio: cantando.

Marilyn Monroe e la principessa triste: un destino comune

Una prima scelta ricadde sul capolavoro “Your song”, canzone che la stessa Diana amava molto. Successivamente, in collaborazione con Taupin, suo paroliere e collega, decise di riprendere una sua vecchia hit, tratta dall’album Goodbye Yellow Brick Road nel lontano 1973, quando la morte di una giovanissima Marilyn Monroe, al secolo Norma Jean Baker, appena 36enne, l’ispirò una dolce dedica, Candle in the wind.

Il destino crudele accomunava l’attrice hollywodiana e la principessa triste, non solo per la stessa giovane età, ma anche e soprattutto per l’ingiustizia con cui la morte le strappò via all’apice della loro carriera. L’immagine della candela al vento rappresenta la vita di Lady D, tanto luminosa e piena, quanto breve. Taupin aiutò Elton John nell’adattare al meglio la dedica alla compianta amica Lady D e spiegò così il testo:

L’idea è quella della fama, o della gioventù, o di qualcuno la cui vita si interrompe al suo apogeo. La canzone avrebbe potuto parlare di James Dean, o Montgomery Clift, o Jim Morrison… Parla di come rendiamo glamour la morte, di come rendiamo immortali le persone

Elton John e Taupin modificarono gran parte del testo della Candle in the wind del ’73, a partire dal famosissimo incipit:

Goodbye Norma Jean
Though I never knew you at all
You had the grace to hold yourself
While those around you crawled

Che per l’occasione divenne:

Goodbye England’s rose
May you ever grow in our hearts
You were the grace that placed itself
Where lives were torn apart

“Penso fosse molto importante scriverla dal punto di vista di un’intera nazione – ha raccontato Taupin, – Volevo che suonasse come se tutto il Paese la stesse cantando”

Quella al funerale fu l’unica esibizione dal vivo della seconda versione di Candle in the wind, in segno di rispetto nei confronti della principessa Diana e della sua famiglia.

La dedica da record

Elton John decise, però di pubblicarla come singolo e destinò tutti i proventi destinati alle organizzazioni di beneficenza di Diana.

La canzone, in meno di 40 giorni vendette 31,8 milioni di copie con un incasso di venti milioni di sterline, aggiudicandosi, a distanza di un mese, il guinness record di singolo più venduto di tutti i tempi.