Cesare Cremonini ex frontman dei Lunapop e dal 2002 cantante solista, attore e scrittore, compie 44 anni il 27 marzo avendone trascorsi 24 sul palcoscenico. Da solista ha pubblicato sette album in sala di registrazione, due registrati dal vivo e tre raccolte riscuotendo sempre un buon riscontro dal pubblico.
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La passione per la musica
Aveva sei anni il giorno in cui prese la prima lezione di pianoforte e iniziava il suo viaggio nel mondo delle sette note. A undici anni già adorava i Queen e sulla loro scia deciderà di passare dalla musica classica al pop-rock. Cominciò a scrivere poesie e racconti verso i quattordici anni e a raccoglierli in quaderni.
Ricorda infatti:
«Studiavo Chopin e Beethoven, poi per Natale mio padre mi regalò un disco dei Queen. Mi accorsi che c’erano riferimenti alla musica classica in così tante loro canzoni che chiesi alla mia professoressa di farmi studiare Bohemian Rhapsody. Tre anni dopo, mentre ero in vacanza con i miei genitori, scrissi Vorrei, la mia prima canzone. Avevo 15 anni.»
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L’esperienza con i Lunapop
I Lunapop si formarono a Bologna nel 1999 e si sciolsero nel 2002. Pubblicarono un unico disco: Squerez dal quale, però, vennero estratti ben sei singoli. 50 Special, Un giorno migliore, Qualcosa di grande, Resta con me, Vorrei e Se ci sarai furono dei grandi successi e garantirono la vendita di oltre un milione e mezzo di copie all’album. Il singolo di debutto 50 Special uscì il 27 maggio 1999 e fu accolto benissimo dal pubblico. Oltre 100.000 copie vendute in tre mesi e disco di platino. Cesare disse di aver scritto la canzone poco prima della maturità ispirato dl libro Jack Frusciante è uscito dal gruppo di Enrico Brizzi. Grazie alla notorietà conquistata dal gruppo Cremonini e Vanessa Incontrada saranno testimonial degli spot Tim nell’estate del 2000 con Vorrei come colonna sonora. Il 18 settembre 2001 il gruppo fa la sua ultima apparizione alla finale del Festivalbar in Arena a Verona. Nel gruppo si è creata una spaccatura che vede da una parte Cesare Cremonini e il bassista Ballo e dall’altra gli altri componenti della band.
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E poi da solo
Appena sciolti i Lunapop per Cremonini inizia una duplice carriera: si cimenta nel ruolo di attore nella sitcom Via Zanardi, 33 e al cinema come protagonista di Un amore perfetto a fianco di Martina Stella e poi, a novembre del 2002, esce con il primo album da solista Bagùs. Questo album che, in indonesiano, significa “tutto ciò che è bello, piacevole, gradevole e positivo” dimostra la volontà di Cesare di non avere l’intenzione di sfruttare i successi precedenti ma di voler invece tentare nuove strade. Il pubblico lo premia con quattro dischi d’oro. Seguirà Maggese con il Maggese Theatre Tour con la London Telefilmonic Orchestra. Il primo bacio sulla luna, La teoria dei colori, Logico, Possibili scenari e La ragazza del futuro sono glia altri album di Cremonini da solista che il pubblico ha sempre accolto molto bene.
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La sua battaglia più grande
La vita di Cesare non è stata sempre facile e lo racconta lui stesso. Ci sono stati periodi molto duri caratterizzati dalla presenza di quello che lui definisce un mostro:
“Un essere deforme che si aggira nel subconscio come se fosse casa sua”.
Gli succedeva di sentire un peso opprimente sul petto e non riusciva a spiegarsene la ragione.
«La sensazione fisica di avere dentro di me una figura a me estranea, quasi ogni giorno. Sentivo un mostro premere contro il petto, salire alla gola. Mi pareva quasi di vederlo».
Lo psichiatra che aveva iniziato a consultare gli mostrò il disegno di un mostro verde e deforme e Cesare lo riconobbe come quello che lo stava tormentando. La diagnosi impietosa era schizofrenia. La cura era allontanarsi da ciò che per lui era diventata una occupazione ossessiva, il lavoro, e camminare in aggiunta a una cura farmacologica. Cesare racconta di aver camminato
«per centinaia di chilometri. Ho scoperto i sentieri di collina. E mi sono ribellato all’eccesso di attenzione per tutto quel che proviamo, all’idea impossibile di poter esprimere ogni cosa, di comunicare questa slavina di emozioni da cui siamo colpiti».
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Cremonini di emozioni ce ne ha regalate tante e spero continuerà a farlo per molti anni ancora sempre con la stessa energia. Che possa festeggiare questo e i prossimi compleanni senza la presenza di alcun mostro.
Monica Giovanna Binotto è un nome lungo e ingombrante ma è il mio da 57 anni e ormai mi ci sono affezionata. Ho sempre amato leggere. Fin da bambina. E anche scrivere, ma senza mai crederci veramente. Questo mi ha aiutato negli studi. Ho una laurea in Economia e Commercio e una in Psicologia dello Sviluppo. Da cinque anni faccio parte di un gruppo di lettrici a voce alta, le VerbaManent, con il quale facciamo reading su tematiche importanti sempre inquadrate da un’ottica femminile e mi occupo di fare ricerche e di scrivere e assemblare i copioni. Negli ultimi due anni, per colpa o merito di questa brutta pandemia che ci ha costretti in casa per lunghi periodi, ho partecipato a diverse gare di racconti su varie pagine Facebook e mi sto divertendo tantissimo anche perché ho conosciuto tante belle persone che condividono i miei stessi interessi.