Dolores O’Riordan ci lasciò improvvisamente il 15 gennaio del 2018.
Nata il 6 settembre del 1971, all’anagrafe Dolores Mary Eileen O’Riordan, è stata l’iconica cantante del gruppo irlandese Cranberries, formato da Noel e Mike Hogan e Fergal Patrick Lawler. La O’ Riordan entrò a far parte della band irlandese nel 1990, grazie a un annuncio su un giornale locale firmato dai fratelli Hogan, alla ricerca di un frontman per la loro band dopo l’abbandono del cantante Niall Quinn.
Dolores pubblicò con il gruppo diversi album di successo, attualissimi ed ascoltati ancora oggi. Il primo, Everybody Else Is Doing It, So Why Can’t We?, venne pubblicato nel 1993 e si piazzò in cima alla classifica delle vendite in Gran Bretagna. Il secondo No Need to Argue, piombò sul mercato l’anno successivo e consacrò i Cranberries vere e proprie rockstar con 17 milioni di copie vendute in tutto il mondo e il terzo album To The Faithful Departed del 1996. Seguirono Bury the Hatchet, Wake Up and Smell Coffee e Greatest hits Stars – The Best of 1992 – 2002.
Diverse furono le collaborazioni della cantante con le star della musica e con gli stessi Cranberries anche dopo aver intrapreso la carriera da solista ma la canzone che più la rese celebre, a detta di molti, al pari di Imagine di John Lennon in quanto ad inno pacifista, fu Zombie.
Zombie, inno universale di protesta
Brano incluso nel secondo album No Need to Argue, fu scritta da Dolores come brano di protesta dopo che, il 20 marzo 1993, due attentati dell’IRA a Warrington in Inghilterra uccisero due bambini e ferirono 56 persone. In pochi sanno che Dolores scrisse la canzone in soli 20 minuti. Subito disco d’oro in Austria e Danimarca, disco di platino qui in Italia, agli MTV Europe Awards vinse il premio per la categoria Canzone dell’anno. Record assoluto per la band, il video ufficiale supera il miliardo di visualizzazioni su Youtube e secondo un elenco stilato da Loudersound, Zombie si piazza al quinto posto tra i video rock più visti di tutti i tempi.
Una voce per l’Italia
La cantautrice aveva una passione per la musica italiana. Duettò il 12 settembre 1995, a Modena, con Luciano Pavarotti in occasione dei Pavarotti & Friends. Nel 2004 fu ospite all’ultima serata del Festival di Sanremo e nello stesso anno comparve nell’album “Zu & Co” di Zucchero Fornaciari, con la canzone Pure Love. Nell’ottobre 2007 Dolores O’ Riordan duettò con il frontman dei Negramaro, Giuliano Sangiorgi, nel brano intitolato Senza fiato, interamente scritta a quattro mani dai due.
Personalità carismatica ma controversa, con il suo smokey eyes immancabile, il capello corto e l’aria fragile da ragazzina, Dolores O’Riordan morì improvvisamente all’età di 46 anni il 15 gennaio 2018. Trovata senza vita nella vasca da bagno della camera 2005 dell’hotel Hilton a Park Lane di Londra, con la faccia rivolta verso il basso e intossicata dall’alcol. Dopo primi accertamenti, venne escluso il suicidio mentre, stando ai successivi esami svolti sul corpo della cantante, pare si sia trattato invece proprio di overdose volontaria di Fentanyl, un analgesico a base di oppio.
Il 15 gennaio 2019, in occasione del primo anniversario della morte di Dolores viene pubblicato il singolo All Over Now e il 20 novembre dello stesso anno l’album In the End viene nominato ai Grammy Awards 2020 nella categoria “Miglior album rock”. Il 13 novembre 2020 lo storico album della band irlandese, No Need To Argue, viene pubblicato in una nuova versione e ancora una volta Dolores, con la sua indimenticabile voce, torna a farci sognare.
Giornalista | Imprenditrice | Style Coach
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