Lo scorso 22 agosto, a Lipsia, si è tenuto un esperimento, organizzato dall’Università di Halle. Si è trattato di un concerto – in una sala al chiuso – per capire la pericolosità dei raduni di massa durante la pandemia e per stabilire quali sono le condizioni ideali per organizzare tali eventi.
Quanti hanno partecipato?
I ricercatori avevano previsto una presenza di 4200 spettatori, compresi tra i diciotto e i cinquant’anni; se ne sono presentati, invece, 1500. Probabilmente a causa del nuovo aumento di contagi – al ritmo di duemila casi al giorno – tant’è che il Governo tedesco ha proibito i concerti fino a ottobre.
L’esperimento è stato denominato Restart-19 e ha avuto come protagonista – oltre al pubblico – il cantante Tim Bendzko che ha tenuto tre concerti, della durata di un’ora, in ognuno dei quali gli spettatori erano in condizioni differenti.
Modalità dell’esperimento
Tutti i partecipanti, oltre a essere stati sottoposti al tampone, per provare la negatività al Coronavirus, indossavano le mascherine FFP2.
Il concerto era diviso in tre parti: nel primo è stata simulata la condizione pre-pandemia, cioè libero assembramento; nel secondo il pubblico rispettava l’igiene e il distanziamento; nel terzo, invece, ha partecipato la metà degli spettatori, i quali, oltre a seguire le misure di pulizia, erano separati tra loro di almeno un metro e mezzo.
I ricercatori hanno dato agli spettatori un dispositivo per individuare i movimenti e i contatti tra loro e distribuito un disinfettante fluorescente, per capire quali superfici sarebbero state toccate di più.
Scopo dell’esperimento
I ricercatori, con la raccolta dei dati, intendono stabilire un modello matematico per valutare i rischi di propagazione del virus, in una sala da concerti.
Impressioni del protagonista
Tim Bendzko è rimasto stupito dall’evento:”Ci è piaciuto molto” – ha dichiarato – “All’inizio pensavo che sarebbe stato poco esaltante a causa delle mascherine, ma mi ha davvero sorpreso. Spero che i risultati dell’esperimento ci aiuteranno a tenere presto concerti veri davanti al pubblico”.
Soddisfazione del finanziatore
Armin Willigmann, Il Ministro regionale per la scienza della Sassonia-Anhalt, che ha sovvenzionato la ricerca con un milione di Euro, ha manifestato il proprio compiacimento:”La pandemia sta paralizzando l’industria degli eventi” – ha dichiarato – “Finché esiste il rischio contagio, non possono aver luogo grandi concerti, fiere ed eventi sportivi. Ecco perché è così importante scoprire quali condizioni tecniche e organizzative possono minimizzare efficacemente i rischi».
In conclusione
Nel frattempo, in attesa dei risultati, non dimentichiamo di tenere i comportamenti corretti per scongiurare i rischi di contagio, dal momento che non è ancora stato ufficialmente scoperto il vaccino anti Covid-19. Per cui: seguire il distanziamento sociale, indossare le mascherine nei luoghi chiusi e tenerle a portata di mano quando si è all’aperto, evitare i contatti il più possibile e lavarsi spesso le mani, starnutire nell’incavo del gomito.
Non sono degli accorgimenti difficili da seguire, vero?
Nato in un torrido ferragosto del 1968 a Milano, dove vive tutt’ora.
Si considera vecchio fuori, ma giovane dentro: in realtà è vecchio anche dentro.
La scrittura è per lui un piacere più che una passione, dal momento che – sua opinione – la passione stessa genera sofferenza e lui, quando scrive, non soffre mai, al massimo urla qualche imprecazione davanti al foglio bianco.
Lettore appassionato di generi diversi, come il noir, il thriller, il romanzo umoristico e quello storico, adora Calvino, stravede per Camilleri e si lascia trascinare volentieri dalle storie di Stephen King e di Ken Follett.
Appassionato di musica, ascolta di tutto: dal rock al blues, dal funky al jazz, dalla classica al rap, convinto assertore della musica senza barriere.
Nel 2020 è uscito il suo primo romanzo, dal titolo “L’occasione.”, genere umoristico.
Ha detto di lui Roberto Saviano:”Non so chi sia”.