Sticker di Sabotage by RedBubble
È l’inverno del 28 gennaio. Quello dell’anno del rigore sbagliato da Roberto Baggio. Per i non nati e per quelli con qualche problema di memoria siamo nella magnificenza del 1994 e i Beastie Boys pubblicano il singolo “Sabotage” contenuto nell’album “Ill Communication”. Ed è proprio di questo che voglio parlare per la rubrica te la spiego io la canzone
Fonte foto: BillBoard
Io, all’epoca ero ancora bambina, ma questa canzone assunse un ruolo fondamentale nella mia vita. Perché sì, ammettendo la mia ignoranza, ne ascoltai una cover eseguita dai Linkin Park ad un concerto. Da li pensai che quel trambusto di suoni (che a me piacevano tanto) fossero opera loro ed invece…. la canzone è stata opera dei Bestie Boys con un sound hardcore punk impreziosito poi successivamente da un video quasi poliziesco (o forse prettamente poliziottesco) firmato dal regista Spike Jonze.
Parodia e realtà
Video che tra l’altro, successivamente il regista James Winters ha deciso di utilizzare per omaggiare il ricordo di Adam “MCA” Yauch, membro dei Beastie Boys venuto a mancare il 4 maggio 2012, dedicando lui una una versione/parodia di Sabotage reinterpretato da una gang di bimbi poliziotto e criminali.
Ma veniamo alla canzone… Perché Sabotage?
Sabotage, in Italiano viene tradotto come “Sabotaggio” che letteralmente significa: “Azione di disturbo, volta ad ostacolare il normale svolgimento di un lavoro produttivo” inteso in modo prettamente militare significa dare problemi a livello bellico, con saccheggio di armi al nemico. Insomma piu o meno quello che dovremmo fare tutti con Putin in questo momento storico, per salvaguardare non solo l’Ucraina ma un po’ tutto il mondo.
Il video di Sabotage
Una rappresentazione “goliardica” di tutto quello che sopra enunciato la possiamo osservare nel video che altro non è che una sorta di rivisitazione parodistica di un serial poliziesco anni 70. Un video che prende letteralmente per il culo quegli splendidi strumenti d’intrattenimento in voga in quegli anni, dove veniva glorificata in modo eccelso la brutalità parafascista della polizia mettendo in scena degli agenti affascinanti, gnocchi e pieni di ottime perle di vita e saggezza per l’ingenua popolazione di quegli anni all’ora di cena. Ma noi lo sappiamo che il potere non è affatto quello “stile li”.
Il significato, ai giorni nostri…
Il potere è sempre paragonato a qualcosa di distruttivo ed estremamente forte, ma nel video di Sabotage, cosi come le parole della canzone, ci viene spiegato che davvero dovremmo guardare il lato pratico delle cose: per esempio, ditemi voi, come facevamo ad assicuraci una certa credibilità se al posto di Mattarella fosse salito al Quirinale l’uomo con il parrucchino ed il lifting? Più o meno il concetto della canzone e ciò che ci vogliono dire i Beastie Boys è proprio questo, diffidate dalle apparenze: Non tutto l’oro luccica, a volte cola, e cola pure male.
La messa in onda
Il video venne trasmesso sulla rete che tutti amavamo, MTV in maniera massiccia quasi ossessiva portando cosi sia il disco che la band in vetta alle classifiche mondiali contribuendo, insieme poi all’ascesa di Eminem e a sdoganare un rap (ma non solo) fatto da bianchi e ponendo davvero una pietra miliare nel genere: “Crossover” canonizzando i Beastie Boys come una delle band simbolo degli anni 80- 90.
Curiosità
La copertina dell'album Licence to III, fonte YouPopCorn
Sabotage, inoltre è anche stata oggetto, insieme all’art work dell’album di debutto Licence to III negli ultimi anni di discussioni riguardo le teorie cospiratorie sugli attentati avvenuti l’11 settembre 2001, complice, oltre al testo della canzone, il disegno dell art work booket che mostra un aereo di linea (un Boeing 727 dell’American Airlines) sfondare un edificio.
Nonostante ciò, Sabotage è un gran pezzo, di grandissima qualità a livello musicale ed espressivo. Ad oggi farebbe sicuramente farebbe anche tremare il rock e pure le chiappe di tanti politici dei giorni nostri (e non solo!).
Mi chiamo Alessia, scrivo per difendermi, per proteggermi e per dare una mia visione del mondo, anche se in realtà io, una visuale su tutto quello che accade, non ce l’ho, e probabilmente non l’ho mai avuta. Ho paura di ritrovarmi e preferisco perdermi.
Culturalmente distante dal pensiero comune. Emotivamente sbagliata. Poeticamente scorretta. Fiore di loto, nel sentiero color glicine. Crisantemo all’occorrenza. Ho più paure che scuse. Mi limito a scrivere e leggere la vita. Mi piace abbracciare Biscotto, anche da lontano. Anche se per il mondo di oggi sembra tutto più difficile.
Scrivo per questo magazine da circa un anno. Ho pubblicato anche un libro ( ma non mi va di dire il titolo perché qualcuno penserebbe “pubblicità occulta”). Ho aperto un mio blog personale: “Il Libroletto” dove recensisco libri per passione.