San Marino sceglie Achille Lauro per l’Eurovision

San Marino quest’anno ha deciso di deliziarci il sabato sera. L’hashtag #unavocepersanmarino entra di prepotenza in tendenza Twitter e gridi al miracolo. Se sei fuori casa ti maledici perchè hai scelto di uscire, se sei pigramente sul divano in compagnia, tra una pizza e una birra, ti chiedi perchè sei lì incollato al canale 831 del digitale terrestre, San Marino RTV.

Erano anni che l’Eurovision non catalizzava così fortemente su di sè l’attenzione in Italia, tantomeno in quella Repubblica di cui ci ricordiamo annualmente verso maggio, in occasione del festival della musica europea. E così, San Marino quest’anno ha preso due presentatori, una è  Senhit che l’ha rappresentata all’Eurovision ben tre volte, l’altro Jonathan Kashanian, ex grandefratellino, opinionista, esperto di tutto quello che può far comodo per tappare eventuali buchi di talk, e li ha piazzati in un teatro pieno di gente.

Stenti a scorgere un rassegnatissimo Peppe Vessicchio, che non si sa perchè è in quarta fila centrale, come un povero cristo messo a caso, mentre in prima, sottopalco, fierissimo, il tanto nominato Segretario di Stato Federico Pedini Amati. Sulla sinistra, la giuria, inquadrata di fretta, o comunque male, che non riesci a capire chi siano gli sfortunati di turno. Mogol, come noi da casa, si chiede il perchè di tutto questo e lo vedi maledirsi tacitamente per aver accettato l’incarico. Chiede un distanziamento da Jonathan quando lo interpella e capisci che in quel momento vorrebbe chiederlo proprio da tutto, in realtà.

I candidati di San Marino

I candidati, resi noti già da tempo, hanno fatto parlare di sè per la loro popolarità o meno. La rassegna di questo pseudofestival sammarinese è parso un carnevale di paese, tra canzoni pescate molto probabilmente da qualche esclusione sanremese anni ’90 e stylist che volevano fare sfoggio della lezione gender fluid impartita dalle ultime serate all’Ariston.

Una carrellata di personaggi usciti fuori da chissà dove, in cui spicca Valerio Scanu, ex allievo di Amici e vincitore (sì, avete letto bene) di un Festival di Sanremo. A San Marino opta per un pezzo che strizza l’occhio alle moschee, alle sinagoghe, alle preghiere e a Dio. Anche lui si è rifiutato di ascoltarlo, escludendolo persino dalla classifica generale.

Francesco Monte, ex tronista, ex concorrente del Gf, ex un po’ di tutto, ha pensato bene che questa fosse l’occasione da prendere al volo, quella che gli avrebbe svoltato la carriera. Smentito  alla prima vena del collo che chiedeva pietà per quelle note da canzonetta pop malriuscita. Preso in giro da Ana Mena, da lui derisa a Sanremo, perchè a suo parere non meritava di essere all’Ariston. Ieri sera mi sa che si sono invertiti i ruoli.

Spagna, Ivana per gli amici e i fans di vecchia data, viene presentata come regina del pop mondiale, manco fosse Madonna o Lady Gaga e si presenta vestita come in Easy Lady. Un bel pezzo che ti chiedi se sia Jo Squillo o un’imitazione. A fine serata, sbeffeggiata dalle Iene con un premio inesistente e la sua sosia stalker.

E poi eccolo, Achille Lauro. Sale sul palco acclamatissimo dal pubblico. Solite mossette, uh oh sì. Stavolta è una stripper, ma in smoking nero di velluto. Non è dato sapere se canti svogliatamente o è un pizzico di vergogna quello che si intravede. Probabilmente si sarà reso conto di aver partecipato ad una sagra di paese e non sa come uscirne. Ma se questa umiliazione varrà l’esposizione europea dell’Eurovision, allora tanto vale sopportare tre minuti di canzone e defilarsi di corsa.

Ph. Valentina Sabino - Red&Blue Music Relations

La classifica e il vincitore che ti aspetti

I due presentatori giocano a fare l’Amadeus della situazione, accolgono Albano come il mito inarrivabile, si lasciano andare a battutine e frecciatine contro il Festival di Sanremo (ci pensate?!), fanno monologhi serissimi (probabilmente improvvisati) e intrattengono con medley non richiesti per arrivare alla mezzanotte.

Grande tensione dopo ore di scenografie arronzate, audio da teatrino di provincia e classifica che parte inaspettatamente dal settimo posto, con dei parimerito totalmente a caso.

Ed ecco i posizionamenti finali:

  • 1 Achille Lauro
  • 2 Alessandro Coli e Burak Yeter
  • 3 Aaron Sibley
  • 4 Ivana Spagna
  • 5 Francesco Monte e Matteo Fustini a pari merito
  • 6 Camille Cabalterra e Vina Rose a pari merito
  • 7 Deshedus feat. Tony Cicco e Alberto Fortis
  • 8 Mericler

Leggi la prima posizione, ma già sapevi. Dopodichè, a scendere è tutto un “Chi?” “Ma di dov’è?“. Ormai la corsa alla visibilità è una maratona senza fine. Arrivano da ogni paese e approdano persino a San Marino, i disperati.  Si mettono in body e tacchi cantanti di ogni genere (nel vero senso della parola), sperano di destare stupore con urla, vocalizzi e look nosense.

A fine serata, rimane per 5 minuti l’inquadratura fissa dall’alto di un teatro che si svuota, quando all’improvviso rientra Jonathan e annuncia che Achille Lauro dovrà riesibirsi, così, in modo random, di nuovo. Ti pare di sentirlo sbuffare il vincitore, che rientra con tutta la band e si fa coraggio per quegli ultimi minuti di umiliazione. Ma maggio e l’Eurovision contro Mahmood e Blanco è vicino. Ne è valsa la pena.

Ph. Valentina Sabino - Red&Blue Music Relation