Il crescente coinvolgimento della comunità internazionale circa il consumo di energia che per la maggior parte proviene da fonti di origine fossile ed ai suoi effetti sull’agrobiodiversità, ha portato ad un maggior interesse sull’utilizzo delle energie rinnovabili. Il progresso delle tecnologie e della ricerca scientifica in questo campo, specie nella produzione di energia tramite l’utilizzo di biomassa, potrebbe dare un valido contributo significativo alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica.
La bioenergia è l’energia recuperata da fonti di biomassa e rientra nella grande famiglia delle fonti di energia rinnovabile. La biomassa è un mezzo significativo per lo smaltimento dei rifiuti e di scarti provenienti di diversi comparti per prevenire inquinamento ambientale e consentire la stabilità economica soprattutto per alcune attività.
La biomassa è materia organica biologica derivata da organismi viventi per cui rientrano una grande quantità di materie prime naturali molto diverse fra loro, è una fonte energetica estremamente importante disponibile quasi ovunque e durante tutte le stagioni dell’anno.
Le principali tecnologie per la trasformazione della biomassa in energia sono ad esempio centrali elettriche a biogas, centrali elettriche a gassificazione e centrali a biodiesel e bioetanolo.
Le biomasse possono provenire dal comparto agricolo con l’utilizzo di residui colturali provenienti dalle normali attività agricola o dalle colture energetiche dedicate (cioè quelle coltivazione utilizzate solo per la produzione di energia) di specie ligno-cellulosiche, alcoligene e oleaginose; dal comparto forestale e agroforestale con i residui di potature; dal comparto Industriale con i residui provenienti dalle industrie del legno o della carta oppure residui dell’industria agroalimentare; dal comparto zootecnico con i reflui degli animali proveniente dagli allevamento e dal comparto dei rifiuti urbani con il riutilizzo di scarti di potatura provenienti dalla manutenzione del verde pubblico e dalla frazione organica di rifiuti solidi urbani.
Lo sviluppo di una filiera bioenergetica potrebbe contribuire a ridurre la nostra dipendenza dai combustibili fossili, a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici (obiettivo 17 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile) a smaltire i rifiuti in modo razionale trasformandoli in un’inestimabile risorsa e a dare un’ulteriore opportunità economica al settore agricolo.
Nata a Napoli nel 1989, sono agronomo e sommelier del vino, animata da una profonda passione per la natura e i suoi straordinari doni. Dedico il mio tempo ad esplorare e valorizzare tutto ciò che la terra ci offre, coniugando competenze tecniche e un sincero amore per l’ambiente.