Di regine se ne parla tanto ultimamente, soprattutto dopo la scomparsa di Elisabetta II ma oggi per la rubrica “storie di donne” vogliamo parlarvi della Regina Nanny dei Maroons, che nel 1976 fu dichiarata come l’unica eroina femminile nazionale Giamaicana.
Regina Nanny dei Maroons, chi era
Nella dinastia del popolo Ashanti, guerrieri dell’Africa occidentale insediati nell’attuale Ghana in Africa, nel 1686 si aggiunge un membro, Nanny. Pochi anni dopo la sua nascita fu portata in Giamaica, probabilmente come schiava ma in quel periodo erano già in atto molte ribellioni tra gli oppressi e anche Nanny ne fece parte.
Insieme al fratello Quao, dal 1720 scappò dalla sua prigionia e si stanziò nell’area delle Blue Mountains. Dopo aver bonificato la zona riuscirono a creare un piccolo villaggio, rinominato poi Nanny Town, in cui riuscirono a vivere in piena autonomia.
Il loro obiettivo era anche quello di liberare gli schiavi neri, liberandoli dalla loro condizione di prigionia. Recuperarono quindi armi e ne costruirono di loro e accrebbero la popolazione di Nanny Town grazie all’arrivo degli ex schiavi.
Chi era quindi Nanny? Una guerriera in tutto e per tutto. Per molti un vero e proprio genio militare dato che fu in grado di condurre più di 800 uomini africani liberati per oltre 50 anni e conferì loro i mezzi per restare in libertà per tutta la vita.
Condusse guerre, tra cui la prima guerra Maroon che durò dal 1728 al 1732 e impegno la popolazione a fronteggiare la colonizzazione britannica.
Fu in particolare questo impegno e questo sacrificio che portarono la Giamaica a riconoscerla come eroina nazionale nel 1976. Da allora il suo volto è raffigurato sulle banconote da 500 dollari giamaicani.
Nanny morì, incensata di lodi e riconoscimenti dal suo popolo, nel 1755.
Cosa ha lasciato la Regina Nanny dei Maroon
La memoria della regina Nanny dei Maroons è ancora vivo nella memoria Giamaicana, nonostante i secoli passati dalla sua morte. Nella città di Moore Town si erge il monumento in suo onore mentre a Kingston un piccolo comune ha deciso di cambiare il suo nome in Nannyville Gardens.
Fonte foto: medium.com
Ancora, l’università di Yale negli Stati Uniti ha come logo il suo ritratto nel Centro per lo studio della schiavitù, residenza e abolizione. Infine, Burning Spear, cantante reggae ha dedicato all’amazzone la canzone “Queen of the mountain”.
Tenacia e coraggio hanno caratterizzato la regina Nanny al punto di renderla immortale. Una donna esempio per molte.
Per chi volesse approfondire di più il periodo storico e la storia dei Maroon, su Amazon Prime Video la serie “Black Sails“, ne trae ispirazione.
Bergamasca, ma nomade per il nord d’Italia, classe 1989 e di professione navigo nel mondo del marketing e della comunicazione.
Mi contraddistinguo per la testa dura e la curiosità che mi portano ad interessarmi sempre a ciò che succede nel mondo. Amo l’arte in maniera viscerale, leggo sempre troppo poco per quanto vorrei, cucinare e camminare. Hermes mi da la possibilità di raccontarvi con le mie parole questi mondi e di portarvi a spasso con me.