È lunedì, la sveglia suona alle sei e, che tu lo voglia o no, sei obbligato ad alzarti e ad andare al lavoro. Il blue Monday è un trauma universale, ma che ne diresti se il tuo lavoro fosse considerato stravagante o sconosciuto ai più?
A volte la realtà supera la fantasia grazie ad accadimenti così bizzarri da sembrare finti. È il caso, ad esempio, di chi ricopre il mestiere di assaggiatore di cibo per cani e gatti.
Vediamo insieme in cosa consiste
Il lavoro in questione consiste nel recarsi in sede, sedersi al tavolo e consumare gli alimenti destinati agli animali. Già nel momento in cui si apre la confezione (che si tratti di una scatoletta di cibo umido o di una bustina di croccantini secchi), è necessario prestare attenzione al packaging, all’etichetta per comprendere se è abbastanza chiara per gli utenti e all’odore, affinché sia invitante. Dopodiché, l’addetto deve proprio versare il cibo nel piatto e mangiarlo. Nonostante i gusti dei cani e dei gatti, infatti, siano diversi dei nostri, sembra che l’assaggio sia necessario per stabilire qualità e consistenza del prodotto.
Farà male?
Chi fa questo lavoro sostiene che non sia affatto disgustoso, anzi, le aziende produttrici affermano che si tratti di carne pregiata, che passa rigide selezioni prima di essere destinata al consumo e che non ci siano problemi per la salute. Anche il cibo dei nostri amici pelosi, infatti, deve mantenere certi standard qualitativi e spesso si tratta di alimenti considerati adatti anche al consumo da parte dell’uomo, ma meno appetibili per questioni sociali e culturali. Oggi, inoltre, molte aziende offrono una gamma di prodotti simili a quelli per gli esseri umani, come ad esempio gli snack da utilizzare come premio, molto somiglianti alle nostre patatine in busta.
Il guadagno
La parte più interessante riguarda lo stipendio. Sembra che il guadagno annuo di chi fa l’assaggiatore si aggiri sui 20 euro all’ora. Chi offre un servizio particolare come questo riguardante i nostri cuccioli sembra ne guadagni ancora di più. Le cifre dichiarate si aggirano sui 30 mila euro annui.
Credete che ne valga la pena?
Giornalista, lettrice professionista, editor. Ho incanalato la mia passione per la scrittura a scuola e da allora non mi sono più fermata. Ho studiato Scrittura e Giornalismo culturale e, periodicamente, partecipo a corsi di tecnica narrativa per tenermi aggiornata.
Abito in Calabria e la posizione invidiabile di Ardore, il mio paese, mi fa iniziare la giornata con l’ottimismo di chi si ritrova la salsedine tra i capelli tutto l’anno.