Fonte foto: CrimeReads
L’agente segreto è una figura che ci è stata restituita dal cinema in mille modi diversi. L’icona è quel James Bond, agente 007, che «al servizio di Sua Maestà» ha rappresentato la figura per eccellenza dell’uomo, anche fascinoso, dell’intelligence.
E quando l’agente segreto è una donna? Allora, in quel caso, il primo nome che viene alla memoria è quello di Mata Hari. donna bellissima e capace di manipolare chiunque potesse rivelarsi utile per la sua causa.
Ma c’è stata una donna, una spia, che ha attraversato la sua epoca con una intelligenza e una energia che meritano una citazione: Nancy Wake. Neozelandese di nascita, con cittadinanza australiana, ma parigina di adozione la Wake, durante la Seconda Guerra Mondiale, diventò un spina nel fianco della gestapo, dai cui membri era conosciuta come «Topo Bianco» per la sua eccezionale capacità di sfuggire alla cattura. Sulla sua testa c’era una taglia di 5 milioni di franchi!
La sua missione
Combatté strenuamente al fianco dei francesi, contro i tedeschi. Il coraggio era una sua qualità riconosciuta da chiunque avesse avuto modo di lavorare con lei, mentre viveva la sua vita da sabotatrice e spia a cui era stata addestrata dai servizi segreti britannici. Tramite la sua attività, arrivarono ai francesi armi e denaro.
Non mancò di mostrarsi spietata: uccise un militare delle SS a mani nude e non fu l’unica occasione in cui impose la sua ferocia.
La sua vita privata
Nella sua vita trovò posto anche l’amore per il marito Henri Fiocca che, però, fu catturato, torturato e poi ucciso senza rivelare mai alcune notizia riguardante la moglie.
Passarono 18 anni prima che la Wake tornasse a condividere la sua vita con un uomo: John Forward divenne suo marito nel 1957 e le rimase accanto per 40 anni.
Con l’arrivo degli alleati in Europa i francesi della resistenza si unirono ai liberatori e Nancy Wake tornò in Inghilterra. Fu decorata al valore dagli alti rappresentanti di Inghilterra, con la George Medal, in Francia fu insignita della Legione d’Onore e tre Croci di Guerra e gli Stati Uniti le riservarono la Medaglia della Libertà.
Fu lei stessa a pubblicare la sua autobiografia. Scelse il titolo «The White Mouse», proprio quel soprannome con cui era conosciuta fra i militari della gestapo.
Nancy Wake è morta nel 2011. Aveva 98 anni e il suo necrologio è entrato a far parte di una raccolta che il New York Times ha pubblicato nel 2012. Questo era il testo:
«Donna di coraggio e di risorse eccezionali, i cui exploit temerari hanno salvato la vita di centinaia di soldati alleati e hanno aiutato a mettere fine all’occupazione nazista della Francia. Un grande esempio di forza e resistenza.»