Settembre è il mese nel quale ricominciano le programmazioni degli eventi culturali; su tutte cinema e teatro. Mai come quest’anno la voglia di godere degli spettacoli si è fatta sentire. Il proliferare degli eventi e l’esigenza che questo settore riparta con maggior vigore sono un incentivo a parteciparvi. Ogni ambiente specifico ha però delle regole da rispettare, per consentire a tutti gli spettatori di godere appieno lo spettacolo senza ostacoli visivi e/o disturbi sonori.
Siamo sicuri di conoscerle tutte? Se avete programmato uno spettacolo, non arrivate impreparati. Ripercorriamole insieme!
- Telefoni in modalità silenziosa o preferibilmente spenti. Partiamo dalla regola principale da rispettare in ogni luogo pubblico: distogliere l’attenzione dalla maggior fonte di distrazione. L’uso del cellulare infatti deconcentra anche chi sta al nostro fianco, a causa della fastidiosa luce che emette.
- Una campanella avvisa poco prima dell’inizio dello spettacolo. Siete in procinto di assistere ad uno spettacolo e sentite una campanella? Niente panico, quello è il momento in cui dovete assolutamente posizionarvi al vostro posto, per evitare di ostruire il passaggio o la vista agli altri spettatori.
- In caso di ritardo, si potrà entrare solo al secondo tempo. La puntualità non è il vostro forte? Sforzatevi di esserlo quando andate al teatro, perché le buone maniere impongono di non entrare in ritardo. Nel caso in cui lo spettacolo fosse già iniziato, sarà necessario attendere la fine del primo atto per prendere posto.
- Se avete un palco a teatro, la signora più “importante” avrà il posto con la vista migliore; dopo di lei si accomodano le altre signore, mentre gli uomini devono sedere dietro per cavalleria. Inoltre, le donne solitamente occupano i posti più interni.
- Gli applausi sono consentiti prima e dopo l’esibizione. A teatro le interruzioni possono far perdere la concentrazione o il pathos dello spettacolo. Meglio evitare di farne durante a meno che non si tratti di uno spettacolo esilarante. Volete esprimere il vostro apprezzamento? In alcuni casi lo si fa anche rispettando il silenzio.
- Riguardo al vestiario, se non avete usufruito del guardaroba per togliere il cappotto (questo consiglio è adatto alle prossime stagioni), toglietelo una volta seduti per evitare di coprire la visuale a chi sta alle vostre spalle. Inoltre è sconsigliato l’uso del cappello sia per uomini sia per donne, sempre per questioni di visibilità.
- Si raccomanda di vestirsi in maniera elegante e adeguata all’ambiente (l’eleganza varia in base alla tipologia di spettacolo). Se si tratta di una prima, è richiesto l’abito lungo per le signore e scuro per gli uomini. Riguardo al colore, secondo un’antica tradizione è meglio non utilizzare il viola, colore che anticamente rimembrava la fame poiché, durante la Quaresima, era vietato qualsiasi spettacolo ludico per cui gli attori non avevano ciò di cui sfamarsi.
Il tema delle buone maniere è stato affrontato dagli attori in maniera comica. Per citarne alcuni, ripropongo Spettatori in platea del trio Aldo, Giovanni e Giacomo che potete trovare facilmente su Youtube. Si tratta di video di alcuni minuti in cui i comici propongono alcuni sketch sugli errori più comuni commessi dagli spettatori. Se vi state chiedendo ancora perché è importante rispettare queste regole, forse questa citazione può schiarirvi le idee:
Il teatro è un tempio, un tempio dove non entra mai il sole.
Si lavora sempre con poca luce, nel silenzio più assoluto. (Marcello Mastroianni)
Ci vediamo in platea!
Sociologa calabrese con specializzazione in sviluppo del territorio, particolarmente interessata ai temi delle aree interne e della loro valorizzazione e ripresa economica.
Con questi obiettivi ho creato Let’s CA, una piattaforma che racconta il territorio dal punto di vista paesaggistico, culturale e associativo. Ne portale si supportano le piccole realtà, pubblicando costantemente le esperienze da vivere nella Locride e nell’Area Grecanica. Di recente insieme ad altri soci è stata costituita l’Associazione di promozione sociale Let’s Ca – Andiamo in Calabria, che porta avanti i valori nati da questo percorso.
Su Hermes scrivo di svariati temi, anche se prediligo gli argomenti di experience ed di arte.