Italia: lingue e dialetti della nostra penisola

La lingua italiana è composta da dialetti e idiomi regionali, in quanto è un lessico relativamente giovane che deriva ufficialmente dal toscano letterario che si è evoluto verso la nostra lingua moderna verso il tredicesimo secolo, e successivamente è stato accettato come  aggregante presso gli stati italiani preunitari. Ha  però al suo interno moltissimi fonemi che hanno avuto origine dalle varie radici, dominazioni e forme dialettali che hanno caratterizzato la storia della nostra penisola.

Con il Regno d’Itali prima, l’istruzione obbligatoria e successivamente con l’avvento della televisione, l’unificazione del linguaggio italico ha soppiantato man mano, le parlate regionali  e le lingue di minoranza che hanno assunto caratteri di secondarietà e di erosione linguistica.

La doverosa tutela del patrimonio filologico sia dialettale che delle minoranze

Il nostro ordinamento ha previsto (legge 482/1999) la tutela di alcuni idiomi considerati  vere e proprie minoranze linguistiche. La Costituzione accerta attualmente dodici lessici che hanno assunto l’identità di lingue in quanto hanno avuto un proprio sviluppo culturale e lessicale in alcune realtà territoriali: il sardo, il catalano, il friulano, il ladino, il tedesco, il francese, il francoprovenzale, l’occitano, il greco, lo sloveno, il croato e l’albanese.

L’UNESCO invece nel suo “Atlante delle lingue” ne riconosce all’interno del nostro territorio  ben trentuno, identificando  molte delle parlate dialettali come lingue, perché in  possesso di regole grammaticali proprie e di un vocabolario in uso quotidiano presso la popolazione. La nostra penisola quindi, è uno dei territori europei con il più alto e variegato patrimonio linguistico.

dialetti

La ricchezza dei dialetti

Per molto tempo sminuito il dialetto vive oggi una rivalutazione nel contesto culturale di una lingua, l’italiano, ormai consolidata in tutta la penisola. Gli idiomi regionali con le loro caratteristiche, le loro derivazioni e peculiarità hanno risvegliato l’interesse intellettuale per la ricchezza e varietà gergale, per la conformità con gli usi e le tradizioni dei luoghi, per l’unicità dei modi di dire e di rapportarsi. Rappresentano insomma, una delle caratteristiche  più profondamente genuine della nostra evoluzione storica.