L’autunno è la stagione che meglio valorizza le bellezze paesaggistiche del Piemonte. Peccato però che spesso le ferie, in questa parte dell’anno siano finite da poco! Dunque come godere del Piemonte senza ferie a disposizione? Magari con un bel fine settimana: 48 ore di borghi, boschi, cibo, vino e montagne. Cosa vedere?
Barolo
Per chi non è mai stato in Piemonte si tratta di una tappa obbligatoria, perché il binomio Piemonte e vino è indissolubile ed il Barolo è uno dei vini piemontesi più famoso nel mondo. Detto questo lo scopo del viaggio è il viaggio stesso e il vino non è che una nota di convivialità da aggiungere a quello che il centro storico riserva al visitatore. Tra le mete da visitare c’è lo storico Castello Faletti che dal 2010 si trova a fare da cornice al Wine Museum. Il castello rappresenta un po’ il cuore storico del borgo, il simbolo di come l’acquisizione da parte della famiglia Faletti (importanti banchieri e potenti esponenti della nuova borghesia) di queste terre nel 1250 sia stato il primo grande passo verso la popolarità attuale dell’intero paese.
Manta
La provincia di Cuneo vanta un territorio ricco di storia e di borghi, fra questi riesce a farsi notare il comune di Manta. In questo caso il castello non è solo una delle mete papabili ma è la ciliegina sulla torta. Il castello della Manta, grazie ai suoi soffitti a cassettoni e alle pareti delle sale finemente affrescate, lascia il visitatore letteralmente a bocca aperta.
Monforte d’Alba
Si tratta dell’ultima borgata della Langa del Barolo ed è caratterizzato da un’architettura medievale, ecco il motivo per il quale il comune è conosciuto anche come Il borgo medievale della Langa del Barolo. L’architettura che impersonifica la personalità del borgo, viene tenuta in considerazione anche durante la costruzione della più recente chiesa della Madonna della Neve, eretta fra il 1909 ed il 1912 in stile neo-gotico. Trovate qui un piccolo approfondimento relativo alla storia e a cosa visitare a Monforte.
Chiusa di San Michele
Il Piemonte è anche famoso per via della vasta simbologia esoterica di Torino e per le masche che hanno sempre abitato le campagne. Ecco perché non si può pensare di aver visitato il Piemonte senza essere passati da uno dei borghi simbolo del legame mistico della regione: Chiusa di San Michele. Anche in questo caso ci troviamo davanti ad un piccolo borgo con una grande storia e dove si erge la maestosa Sacra di San Michele, riguardo alla quale potete leggere qui quello che c’è da sapere prima di visitarla.
Orta San Giulio
Chiudiamo questo piccolo viaggio con uno dei borghi più belli d’Italia: Orta San Giulio. In questo comune in provincia di Novara, nel bel mezzo del Lago D’Orta si trova l’Isola di San Giulio. L’isola, nonostante si trovi in un punto poco pratico è, come gran parte del territorio piemontese, a continuità di vita a partire dall’età della pietra. Qui, probabilmente nel tentativo di cambiare le abitudini degli abitanti del posto , viene edificata la prima chiesa intorno al 390 circa. L’isola ha ispirato autori come Umberto Eco e Gianni Rodari, ma di tutta Orta San Giulio è facile innamorarsi.
Lavoro come grafica-creativa, illustratrice e content editor freelance.
Sono diplomata in grafica pubblicitaria e parallelamente ho studiato disegno e copia dal vero con Loredana Romeo.
Dopo il diploma ho frequentato beni culturali presso l’università di lettere e filosofia e parallelamente seguivo un corso di formatura artistica, restauro scultoreo e creazione ortesi per il trucco di scena.
A seguire l’Accademia Albertina di Belle Arti con indirizzo in grafica d’arte (che mi ha permesso di approfondire: disegno, illustrazione, incisione, fumetto).
Sono sempre stata interessata e assorbita dal mondo dell’arte in tutte le sue forme e dopo la prima personale nel 1999-2000 non ho mai smesso di interessarmi alle realtà che mi circondavano.
Nel 2007 ero co-fondatrice e presidente dell’Associazione Arte e Cultura Culturale Metamorfosi di Torino e in seguito ho continuato e continuo a collaborare con vari artisti e ad esporre.
L’amore per l’arte in tutte le sue forme, il portare avanti le credenze e le tradizioni familiari hanno fuso insieme nella mia mente in modo indissolubile: filosofia, letteratura, esoterismo, immagine e musica.