La Costa degli Dei è il lembo litorale calabrese che si estende Pizzo Calabro a Nicotera, cioè l’intero tratto marittimo della provincia di Vibo Valentia. È la parte di costa che delimita il cosiddetto corno di Calabria, lungo circa 55 km di, che si presenta con una morfologia variegata. Ne fanno parte 9 Comuni che affacciano sul Mar Tirreno: Vibo Valentia, Pizzo, Tropea, Nicotera, Ricadi, Briatico, Joppolo, Zambrone e Parghelia. Il territorio nel complesso presenta baie, spiaggette e coste frastagliate che ne delineano un paesaggio pittoresco.
Vediamone in dettaglio le caratteristiche e alcuni spunti di viaggio.
Pizzo Calabro e Gioacchino Murat
Arroccato su uno sperone di Pizzo Calabro è uno dei luoghi più affascinanti e noti della Costa degli dei anche per la sua storia: al borgo è legata alla biografia del generale francese Gioacchino Murat, espressione dell’impero napoleonico. Egli partì da Ajaccio il 28 settembre 1815 con l’intento di sbarcare nei dintorni di Salerno. La storia andò diversamente: una tempesta dirottò la nave e fu tradito dal capo battaglione Courrand. Sbarcò l’8 ottobre nel porticciolo di Pizzo. Murat fu imprigionato e condannato alla fucilazione al Castello Aragonese di Pizzo Calabro. Tutt’oggi l’8 ottobre avviene la rievocazione storica dello sbarco.
ll castello è visitabile ed ospita un museo, nelle cui sale è allestita una mostra che ripercorre gli ultimi giorni del suo illustre prigioniero, dall’incarcerazione al processo, fino alla confessione che precedette la fucilazione. Inoltre è presente un frammento di una scultura di Antonio Canova che raffigura un elmo. Gran parte della scultura andò persa durante il passaggio di Giuseppe Garibaldi.
Se vi trovate a Pizzo, è d’obbligo sostare in Piazza della Repubblica e godere della vista del suo meraviglioso belvedere, qui inoltre potrete gustare la specialità tipica del luogo: il tartufo di pizzo e ammirare la suggestiva installazione di Edoardo Tre Soldi, Il Collezionista di Venti, datata 2013.
Molto suggestiva è la chiesetta di Piedigrotta: situata a circa 1 chilometro di distanza dal centro, è scolpita all’interno di una grotta è contornata da statue votive scolpite allo stesso modo. Sul tetto dell’edificio c’è una Madonna con bambino protettrice della gente di mare.
Zambrone
Altro Comune turisticamente noto è Zambrone: la località presenta spiagge così belle da togliere il fiato, dall’aspetto tropicale. La sua costa vede un’alternanza di sabbie bianchissime e tratti più rocciosi, senza contare le numerose calette dal mare cristallino. Una di queste spiagge è denominata il paradiso del Sub, che negli ultimi anni ha ricevuto molta notorietà: si trova a Marinella di Zambrone (frazione dell’omonimo Comune) ed è famosa per la spettacolarità dei fondali e l’abbondante fauna marina. Proprio per questo, la località è frequentata dagli amanti dello snorkeling. La caletta più nota è quella dello scoglio del Leone – di conformazione granitica – che deve il nome alla caratteristica conformazione che lo fa somigliare al Re della savana.
Il terremoto del 1905 causò molti danni a Zambrone, distruggendone gran parte; anche per questo l’aspetto turistico appariva più all’avanguardia già diversi decenni fa. Il territorio è caratterizzato da un paesaggio tipicamente agrario: infatti fino a pochi decenni la popolazione di Zambrone si dedicava soprattutto ad agricoltura e allevamento.
Parghelia
Passiamo infine ad una località meno nota della Costa degli Dei: Parghelia, un piccolissimo Comune di 1245 abitanti, anch’esso noto per la presenza di spiagge meravigliose. Ve ne indichiamo qualcuna:
- Spiaggia dei Cancini, così chiamata per la presenza di un giardino con due cancelli, ovvero i cancini piuttosto grandi, tanto da essere visibili dal mare ed essere usati come un punto di riferimento dai pescatori.
- Spiaggia dei Puzzi, cosi chiamata per la presenza di due pozzi, in passato, dove i pescatori e le persone del luogo arrivavano per attingere l’acqua. Purtroppo la spiaggia, pur essendo libera, non è accessibile senza l’autorizzazione dei titolari delle strutture turistiche a meno che non conosciate qualche ospite.
- Spiaggia Vavalacu il cui nome deriva da un episodio curioso e legato ad una leggenda raccontata dai pescatori. Pare che un uomo la sua casetta distrutta dal mare in inverno ogni anno con tanta dedizione e passione cosi come fa la lumaca di mare.
- Spiaggia del Michelino: altra spiaggia imperdibile è quella del Michelino: da qui il panorama da vedere è indescrivibile con la vista di Santa Maria dell’Isola e il centro storico di Tropea in lontananza. Una volta arrivati, per accedere alla spiaggia bisogna percorrere 210 scalini. La spiaggia è abbastanza isolata ma non difficile da raggiungere: i due scogli più noti sono lo scoglio del Palombaro e lo scoglio della Ringa.
Qualunque località sceglierete per trascorrere le vostre vacanze, la Calabria della Costa degli Dei saprà accogliervi.
Sociologa calabrese con specializzazione in sviluppo del territorio, particolarmente interessata ai temi delle aree interne e della loro valorizzazione e ripresa economica.
Con questi obiettivi ho creato Let’s CA, una piattaforma che racconta il territorio dal punto di vista paesaggistico, culturale e associativo. Ne portale si supportano le piccole realtà, pubblicando costantemente le esperienze da vivere nella Locride e nell’Area Grecanica. Di recente insieme ad altri soci è stata costituita l’Associazione di promozione sociale Let’s Ca – Andiamo in Calabria, che porta avanti i valori nati da questo percorso.
Su Hermes scrivo di svariati temi, anche se prediligo gli argomenti di experience ed di arte.