Il Palazzo Ducale di Genova si rivela ancora una volta un contenitore culturale di alto livello. Oltre all’esaustiva mostra dedicata al lavoro di Maurits Cornelis Escher, il sottoporticato del grande edificio settecentesco ospita, dal 14 ottobre 2021 al 20 marzo 2022, una ricca esposizione di tavole originali e acquerelli di uno dei più amati e famosi autori di fumetti italiani: Hugo Pratt ((1927-1995).
E proprio da Genova, dopo il periodo di soggiorno in Argentina, che riparte l’avventura editoriale dell’artista riminese. È con la rivista “Sgt. Kirk” (il sergente Kirk, da un omonimo fumetto) dell’editore genovese Florenzo Ivaldi, che, dal 1967, vengono pubblicate le prime tavole italiane di Corto Maltese, già editate in Argentina nel decennio precedente.
Tante avventure come i suoi personaggi
Avventurosa e turbolenta la vita di Ugo Eugenio Prat ha il sapore delle sue storie. Dall’internamento con la famiglia nel campo concentramento di Dire Daua in Africa orientale, dove morì il padre, al rocambolesco ritorno in Italia e all’impegno bellico; al soggiorno veneziano, città dei nonni materni che Hugo ha amato profondamente e che vede la pubblicazione dei suoi primi fumetti nel 1943 (Albo Uragano). Dal trasferimento in Argentina, dove rimarrà tredici anni e pubblicherà con varie case editrici; al Brasile dove tiene corsi di disegno e visita l’Amazzonia e il Mato Grosso.
Uno stile inconfondibile e molti riferimenti letterari
Raccontare storie a fumetti è per lui un modo di viverle e di farle vivere ai suoi lettori. Uno stile grafico personale e asciutto, il fascino di personaggi e ambientazioni esotiche, la fluidità ed essenzialità del segno, caratterizzano la sua tecnica espressiva.
“…Come nella poesia il fumetto è un mondo di immagini, dove si è obbligati a coniugare due codici [ ] Un universo immediato attraverso l’immagine e un mondo mediato attraverso la parola.”
(H.Pratt).
L’esposizione genovese vuole ripercorrere tutto l’arco dell’esperienza pratiana. I luoghi a lui cari, le influenze letterarie che hanno ispirato le storie, i percorsi di vita e di fantasia.
Il catalogo inoltre è concepito come un nuovo numero della rivista “Sgt. Kirk” e contiene anche una avventura mai pubblicata in Italia: “La giustizia di Wahtee” uscita in Argentina nel maggio del 1956.
Dopo aver seguito studi artistici si interessa appassionatamente ad approfondire i meccanismi e l’evolversi della storia dell’arte contemporanea.
Proprio in qualità di critico d’arte e corrispondente, negli anni ’80 e ’90, ha firmato saggi e recensioni per alcuni dei maggiori periodici del settore, tra i quali: Terzoocchio delle edizioni Bora di Bologna, Flash Art di Milano Julier di Trieste ed il genovese ExArte .
Inoltre affiancherà attivamente come consulente la famosa galleria d’Arte avanguardistica Fluxia durante tutto il periodo della sua esistenza.
Ha partecipato all’organizzazione di numerosi eventi, tra i quali l’anniversario del centenario dell’Istituto d’Arte di Chiavari e la commemorazione del trentennale della morte del poeta Camillo Sbarbaro a S. Margherita L.
Nel 2010 pubblica il suo primo romanzo: “La strana faccenda di via Beatrice D’Este”, un giallo fantasioso e “intimista”.
Nel 2018 pubblica il fantasy storico “Tiwanaku La Leggenda” ispirato alla storia ed alle leggende delle Ande pre-incaiche.
Attualmente collabora con alcuni blog e riviste on-line come “Chili di libri, “Accademia della scrittura”,
“Emozioni imperfette”, “L’artefatto”,” Read il magazine” e “Hermes Magazine” occupandosi ancora di critica d’arte e di recensioni letterarie.