Genova : una grande mostra antologica rende omaggio al genio artistico di Escher


Con più di duecento opere il Museo di Palazzo Ducale a Genova ospita sino al 20 febbraio 2022, una esposizione esaustiva dei lavori del  visionario artista olandese Maurits Cornelis Escher (1898-1972). Un viaggio nei “mondi impossibili”, nei paradossi che disorientano la nostra percezione visiva. Dimensioni imprevedibili dove le prospettive si intrecciano, dove alto e basso si mescolano, le geometrie cambiano aspetto in una apparente e spiazzante logica.

Stupore, è questo che l’artista olandese ha senza interruzione cercato e ottenuto nei suoi lavori. Quasi sempre in un bianco e nero, le sue incisioni riflettono sistemi altri, traslazioni di piani, rivisitazioni della struttura dello spazio. Fantasia, matematica, architettura si fondono in una fantasmagoria di eventi ambivalenti, capaci di disorientare e affascinare al tempo stesso.

L’esposizione: otto sezioni e molto altro

La mostra genovese attraversa tutti i vari periodi del cammino artistico di Escher, dalle prime illustrazioni giovanili, agli studi delle decorazioni arabe dell’Alhambra di Granada, che tanto lo hanno conquistato  nei suoi viaggi spagnoli. Sino alle opere più iconiche come la “Mano con la sfera riflettente” (1935) – di cui proponiamo un particolare nella copertina –  o le  “Metamorfosi”(1939), le architetture di “Relatività” (1956), il moto perpetuo di “Cascata” (1961). Ma sono presenti anche i paesaggi italiani che lo hanno ispirato nel suo soggiorno nel nostro paese. Paesini arroccati, montagne incantate e borghi sospesi sul mare.

Non mancano i dovuti parallelismi con altri grandi artisti come Giovan Battista Piranesi (1720-1778) e le sue architetture e scalinate o la più recente ricerca ottica di Victor Vasarely (1906-1997).

Sale interattive per ritrovarsi immersi nell’universo di Escher

Promossa e organizzata da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e Arthemisia, in collaborazione con M.C. Escher Foundation, l’esaustiva esposizione ospita anche alcune sale immersive dove il visitatore può sperimentare di persona il coinvolgimento nelle “strutture impossibili” e addentrarsi nelle personalissime logiche che hanno fatto di Escher uno dei più amati artisti del secolo scorso.