Il “Museum of dreamers” a Milano

Il “Museum of dreamers” a Milano

Non è veramente un museo, come il nome farebbe pensare, ma un “luogo delle esperienze” di duemila metri quadrati in piazza Beccaria, nel centro di Milano, dove è la fantasia e il sogno a catturare il visitatore.

Come per Alice nel paese delle meraviglie, queste 15 installazioni  interattive del MOD, offrono, sino al 18 dicembre prossimo, una full immersion  in cui perdersi dentro ambienti surreali, fantasmagorici nei quali la realtà semplicemente viene sospesa, svanendo momentaneamente a favore del “sogno”, della materializzazione  di scene e situazioni piacevolmente paradossali, oniriche appunto.

Altalene sospese in mezzo alle nuvole  che creano la sensazione di dondolare nell’infinità del cielo. O: chi non ha mai immaginato di camminare sul soffitto al pari dell’uomo ragno? Come di fatto avviene qui nelle stanze capovolte.

Museum of Dreammers

  Fonte foto:fampage.it

Un percorso costellato di meraviglie, di tunnel coloratissimi, ambienti  psichedelici e piscine di palline rosa (Free your power, Never stop dreaming, Never give up, Do what your love, Enjoy the moment, per citarne alcuni), che, come asseriscono le due curatrici Elena Giulia Sella, fondatrici dell’agenzia di brand e retail Postology, vuole coinvolgere grandi e piccini nelle atmosfere fatate che a volte avvolgono i nostri più profondi sonni e che in questo spazio senza tempo, divengono magicamente concreti, tangibili, reali e percorribili.

Il messaggio è quello di aprire la mente anche a momenti di leggerezza e fantasia riscoprendo la parte  fanciullesca che è in ognuno di noi, capace ancora di stupirsi di fronte a una esperienza così volutamente assurda, bizzarra e fuori da ogni schema logico che però unisce, nella sua ideazione, una notevole capacità progettuale nei campi del design, dell’arte, della tecnologia e della comunicazione.

E vuole essere anche un istante in cui creare una piccola parentesi di evasione dai problemi quotidiani, dal serioso ruolo di “adulti” e dal lungo periodo oscuro che abbiamo vissuto e che stiamo ancora vivendo.