Firenze ha doverosamente dedicato a uno dei suoi concittadini più geniali, Leonardo da Vinci, una splendida struttura museale anche interattiva che offre l’occasione di immergersi nella molteplice opera creativa di questo ingegno fuori dal tempo.
Ma anche il suo paese natale: Vinci appunto, ha voluto dedicare al suo figlio più illustre un percorso espositivo che parte proprio dalla sua casa natale nella frazione di Anchiano, dove il grande Leonardo nacque il 15 aprile del 1452.
La casa di nonno Antonio
Fonte foto: thegretaescape.com
Il paesino di Vinci è situato a circa 50 chilometri dal capoluogo toscano, alle pendici della catena chiamata Montalbano, nella Valdarno inferiore.
Immersa negli uliveti, salendo per qualche chilometro dal centro abitato del paese, si trova la dimora di nonno Antonio, dove Leonardo visse un’infanzia e una prima adolescenza spensierate.
È qui che è stata allestita la prima tappa di un tour diviso in quattro location dove vengono rappresentati i molteplici campi di indagine dell’artista e scienziato toscano.
In particolare, la casa colonica di Anchiano ospita, oltre una ricostruzione con arredi e suppellettili del tempo, una postazione dove un ologramma del grande genio racconta la sua storia e uno schermo interattivo sul quale scorrono le sue principali opere pittoriche e grafiche. Inoltre, in una sala a parte, è stata riprodotta in versione digitale e in scala 1:2 la famosa scena del Cenacolo.
Le altre sedi
Tornando verso il centro di Vinci, negli ambienti di Villa del Ferrale (attualmente di foggia ottocentesca, ma con origini molto più antiche), il Museo Leonardiano raccoglie 21 riproduzioni in alta definizione di quadri e disegni, oltre a numeroso materiale documentario.
Nel centro del borgo troviamo invece la Palazzina Uzielli (intitolata a Gustavo Uzielli, uno dei maggiori studiosi di Leonardo nella seconda metà del diciannovesimo secolo), e, poco distante l’imponente costruzione medioevale del Castello dei Conti Guidi, due sedi che ospitano una grande collezione dei modelli delle macchine leonardesche e documenti che riportano gli studi scientifici e ingegneristici che hanno caratterizzato la grande curiosità e l’eccezionale inventiva di Leonardo.
Un itinerario di vasto interesse insomma, che esplora nelle diverse discipline il mondo del genio ante litteram di Leonardo da Vinci.
Dopo aver seguito studi artistici si interessa appassionatamente ad approfondire i meccanismi e l’evolversi della storia dell’arte contemporanea.
Proprio in qualità di critico d’arte e corrispondente, negli anni ’80 e ’90, ha firmato saggi e recensioni per alcuni dei maggiori periodici del settore, tra i quali: Terzoocchio delle edizioni Bora di Bologna, Flash Art di Milano Julier di Trieste ed il genovese ExArte .
Inoltre affiancherà attivamente come consulente la famosa galleria d’Arte avanguardistica Fluxia durante tutto il periodo della sua esistenza.
Ha partecipato all’organizzazione di numerosi eventi, tra i quali l’anniversario del centenario dell’Istituto d’Arte di Chiavari e la commemorazione del trentennale della morte del poeta Camillo Sbarbaro a S. Margherita L.
Nel 2010 pubblica il suo primo romanzo: “La strana faccenda di via Beatrice D’Este”, un giallo fantasioso e “intimista”.
Nel 2018 pubblica il fantasy storico “Tiwanaku La Leggenda” ispirato alla storia ed alle leggende delle Ande pre-incaiche.
Attualmente collabora con alcuni blog e riviste on-line come “Chili di libri, “Accademia della scrittura”,
“Emozioni imperfette”, “L’artefatto”,” Read il magazine” e “Hermes Magazine” occupandosi ancora di critica d’arte e di recensioni letterarie.