Mantova: le meraviglie di una città sull’acqua

Mantova: le meraviglie di una città sull’acqua

Circondata dall’acqua di tre laghi artificiali (in origine erano quattro),  creati nel XII secolo dall’ingegnere idraulico Alberto Pitentino deviando il corso del fiume Mincio, Mantova , insieme alla vicina Sabbioneta, è stata inserita dal 2008 nella lista del patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.

Mantova

Fonte foto: Artribune

L’impianto rinascimentale del  marchesato prima e del ducato poi reso possibile dalla lungimiranza e dalla raffinatezza della famiglia Gonzaga, che all’epoca ha fatto di Mantova uno dei centri abitati più importanti della penisola, è rimasto pressoché invariato e reso la città uno splendido esempio di storico agglomerato urbano.

Palazzo Ducale

Il complesso architettonico formato da alcuni edifici di epoche diverse a partire dal XII secolo, collegati da corridoi, gallerie, cortili interni e pensili, è stato la lussuosa dimora dei duchi, da loro ampliato e riorganizzato sino a occupare un’area di 35.000 metri quadrati.  Costituisce il nucleo della città e conserva al suo interno uno dei capolavori di Andrea Mantegna (1431-1506): gli affreschi che campeggiano nella “Camera degli sposi” o “Camera Picta” realizzati tra il 1465 e il 1474, dove, oltre alla prospettiva peculiare dell’artista che conferisce spazialità  e l’illusione di aree aperte, sono raffigurate scene della famiglia e della corte del principe Ludovico Gonzaga (1412-1478).

Mantova

Fonte foto: Corriere della sera

Palazzo Te

Architetto, pittore e anche quello che oggi definiremo design, Giulio Romano (1499-1546), pseudonimo di Giulio Pippi de’ Jannuzzi, è stato, tra le altre realizzazioni, anche l’artefice principale del bellissimo palazzo cinquecentesco che prende il nome del luogo, Te appunto, un tempo situato nell’isola sul quarto lago mantovano e dove sorgevano le antiche stalle di marchese Federico II Gonzaga,. Nato a Roma e allievo prediletto di Raffaello, Giulio Romano oltre a progettare il grande e arioso edificio ne ha realizzato internamente anche le decorazioni e gli affreschi. La sala dei Cavalli, la camera di Amore e Psiche e la Camera dei Giganti dove la mitica caduta dei figli ribelli di Zeus  viene ricreata in una stanza scevra da angoli che sembra deformare lo spazio accompagnando il rovinoso crollo dei protagonisti; sono tre delle invenzioni pittoriche di questo artista che farà di Mantova la sua seconda patria.

Queste sono alcune delle opere d’arte che fanno di Mantova una città quieta e unica.