Fonte foto: Rome International
Il Parco Archeologico del Colosseo ha organizzato, nei fine settimana di questo inizio di autunno, Moisai 2022: dal 23 settembre scorso sino al 9 ottobre, si terranno nove visite guidate all’interno della Domus Aurea (64-68 d.C.), il palazzo di Nerone in Roma.
Inoltre nella residenza imperiale si susseguono altrettante performance teatrali, di danza, poesie e musica, ispirate appunto alle nove muse. Una iniziativa che vuole valorizzare il connubio tra passato e presente, fondendoli per dare vita a esperienze che oltre a far conoscere meglio la figura di un imperatore a torto reputato pazzo e invece sinceramente amante delle arti, reinterpreta in chiave contemporanea e quindi con linguaggi a noi familiari, i miti e le atmosfere legate alle antiche Muse.
Sotto la direzione artistica del PAV (società di progettazione, produzione e gestione negli ambiti delle performance arts) la sala Ottagona della Domus vedrà nella serata di ogni data una performance diversa a dar voce e immagini e una propria interpretazione contemporanea delle Muse (Moisai dal greco antico).
Tra l’altro i frammenti delle statue delle Muse sono stati ritrovati proprio nella Domus Aurea nel settore del Ninfeo Polifemo durante gli scavi del 1958 e recentemente esposte, dopo il restauro, all’interno della domus stessa.
Le performance
Dopo ”Dialoghi sul cambiamento” in onore di Talia (colei che è festiva) musa della commedia, di Valerio Asprea (23 settembre), “Venere e Adone” dedicata a Erato (colei che prova desiderio) musa della poesia, di Roberto Latini (24 settembre),”No Rama” per Urania (colei che è celeste) musa dell’astronomia e della geometria, di Annamaria Jamonme (25 settembre) e “Come una canna sul letto del fiume. Frammenti dell’epopea di Gilgamesh” dedicata a Clio (colei che rende celebre) musa della storia e del canto epico, di Giovanni Calcagno (30 settembre), la programmazione prevede:
Il primo di ottobre “Odisseo nostro contemporaneo” in onore di Melpomene (colei che canta), di Q Accademy, “Alcune coreografie “ per la musa Polimnia (colei che ha molti inni) protettrice della danza e del canto rituale (2 ottobre) di Jacopo Jenna, “Divenire del tempo trascorso “ in onore di Euterpe (colei che rallegra) musa delle poesia lirica e della musica. di Lorenzo Letizia e Marlene Kuntz (7 ottobre), “Open octagon score – Azione in forma di rito coreografia” dedicata a Tersicore (colei che si diletta nella danza), di Adriana Borriello (8 ottobre) e infine il 9 ottobre: “Il quotidiano innamoramento – Rito sonoro” dedicato a Calliope ( colei che ha una bella voce) musa della poesia epica e dell’elegia, di Mariangela Gualtieri.
Dopo aver seguito studi artistici si interessa appassionatamente ad approfondire i meccanismi e l’evolversi della storia dell’arte contemporanea.
Proprio in qualità di critico d’arte e corrispondente, negli anni ’80 e ’90, ha firmato saggi e recensioni per alcuni dei maggiori periodici del settore, tra i quali: Terzoocchio delle edizioni Bora di Bologna, Flash Art di Milano Julier di Trieste ed il genovese ExArte .
Inoltre affiancherà attivamente come consulente la famosa galleria d’Arte avanguardistica Fluxia durante tutto il periodo della sua esistenza.
Ha partecipato all’organizzazione di numerosi eventi, tra i quali l’anniversario del centenario dell’Istituto d’Arte di Chiavari e la commemorazione del trentennale della morte del poeta Camillo Sbarbaro a S. Margherita L.
Nel 2010 pubblica il suo primo romanzo: “La strana faccenda di via Beatrice D’Este”, un giallo fantasioso e “intimista”.
Nel 2018 pubblica il fantasy storico “Tiwanaku La Leggenda” ispirato alla storia ed alle leggende delle Ande pre-incaiche.
Attualmente collabora con alcuni blog e riviste on-line come “Chili di libri, “Accademia della scrittura”,
“Emozioni imperfette”, “L’artefatto”,” Read il magazine” e “Hermes Magazine” occupandosi ancora di critica d’arte e di recensioni letterarie.