Monet e la sua arte sono in mostra a Milano, dal 9 ottobre sino a gennaio 2022. Questa mostra è uno degli eventi presenti in giro per le nostre città che finalmente pongono al centro l’arte nelle sue varie espressioni. Lo spazio espositivo si trova all’interno dell’acquario civico di Milano, edificato nel 1906.
La mostra è curata dalla studiosa francese Marianne Mathieu, direttrice scientifica del Museo parigino. Tutte le opere esposte, selezionate dalla curatrice, provengono dal Musée Marmottan Monet. L’evento è promosso dal Comune di Milano-Cultura e prodotto da Palazzo Reale e Arthemisia, in collaborazione con l’Académie Des Beaux – Arts – Institut de France. Per ulteriori informazioni sui prezzi e orari potete visitare la pagina ufficiale dell’evento.
Il Museo da cui provengono le opere prende il nome da Paul Marmottan, famoso collezionista che alla sua morte lasciò in eredità all’Accadémie des Beaux Arts la sua grandiosa i suoi gioielli artistici, destinandoli alla formazione di un museo.
La mostra si concentra sul periodo londinese del pittore: Monet aveva utilizzato il giardino della sua casa a Giverny per riprodurre le ninfee in diversi momenti, studiandone la luce attraverso gli specchi e uno stagno costruito appositamente.
Si tratta di un totale di 53 opere, suddivise in 7 sezioni.
La mostra ospita anche degli spazi immersivi e audiovisivi, che proiettano il visitatore all’interno di un quadro, passeggiando su campi di fiori, come si fosse ritratti in un quadro en plein air. Monet fu tra i primi a dipingere “all’aperto” dando vita all’Impressionismo: movimento nato da un gruppo di amici come affermazione della libertà personale. Si tratta di un modo di dipingere totalmente nuovo rispetto a quello in atelier: gli artisti decidono di scendere in strada per “fotografare” la realtà coi loro pennelli, stanchi delle regole della cultura accademica.
L’approccio rivoluzionario fu possibile grazie alla nascita dei colori a tubetto, che sostituivano i pigmenti ed erano facili da utilizzare durante gli spostamenti. Gli impressionisti ritraevano soprattutto paesaggi urbani; tra i soggetti preferiti c’è la città di Parigi, che vissero intensamente nelle folli notti di fine secolo.
La mostra è incentrata su uno dei più grandi esponenti dell’Impressionismo, seppur collocata temporalmente in un periodo successivo, di maggior maturità artistica. Monet, infatti, dopo il periodo en plain air, aveva avuto seri problemi alla vista e subìto un intervento agli occhi per la cataratta; le difficoltà visive sono percepibili guardando alcune delle opere, ma anche la potenza dei colori, che da tenui diventano più accesi.
A Palazzo Reale, si può rivivere la magia di un periodo artistico e di un artista che ha stravolto i concetti della pittura, insegnando ai futuri pittori che osare è il primo passo per affermarsi.
Sociologa calabrese con specializzazione in sviluppo del territorio, particolarmente interessata ai temi delle aree interne e della loro valorizzazione e ripresa economica.
Con questi obiettivi ho creato Let’s CA, una piattaforma che racconta il territorio dal punto di vista paesaggistico, culturale e associativo. Ne portale si supportano le piccole realtà, pubblicando costantemente le esperienze da vivere nella Locride e nell’Area Grecanica. Di recente insieme ad altri soci è stata costituita l’Associazione di promozione sociale Let’s Ca – Andiamo in Calabria, che porta avanti i valori nati da questo percorso.
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