Fonte foto: Artribune
Nella splendida cornice di piazza del Popolo a Roma (oggi di forma ellittica ma nel 1600, secolo nel quale vennero edificate le chiese gemelle, ancora trapezoidale), si possono ammirare due edifici sacri in stile Barocco, apparentemente uguali tra loro, e per questo denominati “chiese gemelle”.
Santa Maria di Montesano (1675 circa) o chiesa degli Artisti e Santa Maria dei Miracoli (1678 circa) si aprono maestosamente alla vista di chi giunge nella piazza da Porta Flaminia o Porta del Popolo, l’accesso settentrionale all’Urbe e fungono da punto d’arrivo alle tre famose strade che terminano nella piazza: via del Babbuino, via del Corso e via Ripetta.
Le due costruzioni furono volute da Papa Alessandro VII intorno alla metà del diciassettesimo secolo, progettate dall’architetto Carlo Rainaldi (1611-1691), che si ispirò al Pantheon sia pur nella diversità delle dimensioni, e successivamente terminate da Carlo Fontana (1638-1714) , sotto la direzione di Gian Lorenzo Bernini (1598-1680). I campanili invece sono posteriori di un secolo.
Entrambe le chiese sono state innalzate sopra i resti di due monumenti funerari a forma di piramide, simili alla piramide di Caio Cestio, forse dell’età augustea.
La simmetria degli edifici è solo apparente perché il Rainaldi si trovò ad affrontare un problema di spazio: a sinistra l’area disponibile era minore rispetto a destra. L’architetto superò brillantemente l’empasse facendo in modo che le piante, una circolare e una ellittica, e le cupole ottagonale dell’una e dodecagonale dell’altra, dessero l’impressione a chi si trovi al centro della piazza, di essere di fronte a due chiese perfettamente uguali.
Le denominazioni
Tutti gli edifici sacri presenti nella piazza (compresa Santa Maria del Popolo, posta di fianco a porta Flaminia, che, tra gli altri, ospita dipinti del Caravaggio, Pinturicchio e Annibale Carracci) sono dedicate alla Madonna.
Maria di Montesano deve la sua definizione al fatto di ergersi dove un tempo sorgeva la piccola chiesa dei Carmelitani di Monte Santo, in Sicilia. Oggi è anche detta “Chiesa degli Artisti” perché dal 1953 è la sede delle celebrazioni legate al mondo dell’arte e della cultura.
Fonte foto: repubblica.it
Maria dei Miracoli accoglie invece l’effige (oggi una copia dell’originale che si trova presso la chiesa di S. Giacomo in Augusta) di un’immagine miracolosa della Madonna che avrebbe compiuto il prodigio di salvare un bimbo caduto nel Tevere.
Piazza del Popolo
Fonte foto: roma.dalbolognese.it
Situata ai piedi del colle Pincio deve forse il nome ad un boschetto di pioppi (populus) adiacente alla tomba di Nerone. L’attuale aspetto della piazza, che risale solo alla fine del XIX secolo, appare volutamente molto simmetrico: ai lati est e ovest della grande ellisse sono situate infatti rispettivamente le fontane, anch’esse quasi simili, Di Nettuno e della Dea Roma. Infine al suo centro svetta l’obelisco egiziano (XIV sec. a.C.) di 23,90 metri, portato a Roma da Augusto per ricordare la sua vittoria in Egitto.
Dopo aver seguito studi artistici si interessa appassionatamente ad approfondire i meccanismi e l’evolversi della storia dell’arte contemporanea.
Proprio in qualità di critico d’arte e corrispondente, negli anni ’80 e ’90, ha firmato saggi e recensioni per alcuni dei maggiori periodici del settore, tra i quali: Terzoocchio delle edizioni Bora di Bologna, Flash Art di Milano Julier di Trieste ed il genovese ExArte .
Inoltre affiancherà attivamente come consulente la famosa galleria d’Arte avanguardistica Fluxia durante tutto il periodo della sua esistenza.
Ha partecipato all’organizzazione di numerosi eventi, tra i quali l’anniversario del centenario dell’Istituto d’Arte di Chiavari e la commemorazione del trentennale della morte del poeta Camillo Sbarbaro a S. Margherita L.
Nel 2010 pubblica il suo primo romanzo: “La strana faccenda di via Beatrice D’Este”, un giallo fantasioso e “intimista”.
Nel 2018 pubblica il fantasy storico “Tiwanaku La Leggenda” ispirato alla storia ed alle leggende delle Ande pre-incaiche.
Attualmente collabora con alcuni blog e riviste on-line come “Chili di libri, “Accademia della scrittura”,
“Emozioni imperfette”, “L’artefatto”,” Read il magazine” e “Hermes Magazine” occupandosi ancora di critica d’arte e di recensioni letterarie.