Come d'aria, in ricordo di Ada d'Adamo

Come d’aria: in ricordo di Ada d’Adamo

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Fonte foto: La Stampa

Come d’aria siamo forse tutti, tangibili solo nel qui e ora, inconsistenti e inafferrabili rispetto all’eternità.

Ada d’Adamo ha avuto il triste compito di ricordarcelo con le parole e nei fatti, lasciandoci soli nelle nostre riflessioni del dopo.

Perché bisognerebbe conoscere e apprezzare gli artisti da vivi, per godere dell’evoluzione delle loro creazioni, per assaporare il processo in corsa, per avere la possibilità di restare spiazzati e sgomenti di fronte alla discrepanza tra l’opera d’arte e l’uomo che l’ha realizzata.

Idolatrare quando è troppo tardi, amare chi non può replicare è fin troppo semplice.

Come d'aria - Ada D'Adamo - copertina

Fonte foto: ibs

La malattia, il legame tra madre e figlia, l’ineluttabilità della morte

Come d’aria è il romanzo d’esordio dell’autrice prematuramente scomparsa, dopo diversi saggi sulla danza e sul teatro.

Narra il legame tra madre e figlia, reso ancora più saldo dalla malattia di una e dell’altra. Ma un ulteriore protagonista ingombrante è il corpo, affaticato, ferito, a volte eccessivamente presente e altre assente e traditore.

La tragica sorte toccata all’autrice, malata da tempo di cancro, non ci ha permesso di conoscerla a fondo nella sua attitudine alla narrativa. La malattia se l’è portata via in anticipo, lasciando un debito nei confronti di familiari, amici e lettori. Ha spazzato via ogni cosa, ci ha privato di una scrittrice di talento, delle sue intenzioni, delle sue parole future, del bello che avrebbe potuto e saputo donarci.

E ci costringe adesso riflettere, a guardare in faccia la realtà delle cose, a fare i conti con la fallibilità del nostro fisico, troppo spesso considerato solo come una conchiglia posta a protezione dell’animo.

“[…] finirò col disciogliermi in te? Sono Ada. Sarò D’aria…”

La candidatura allo Strega

La candidatura al premio letterario più importante d’Italia è arrivata a febbraio 2023, proposta da Elena Stancanelli. Poi il 30 marzo 2023 la notizia che l’opera è passata alla seconda fase, la semifinale che prevede la selezione di dodici libri. Che la scrittrice si fosse aggravata già purtroppo lo si era compreso durante la conferenza stampa in merito, che non l’ha vista presente sul palco a raccontare di Come d’aria. Nonostante ciò, la Fondazione Bellonci ha annunciato che il libro sarebbe rimasto in gara ugualmente e avrebbe concorso per la vittoria. E così è stato.


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