Forca d’Acero è un valico stradale che collega i due comuni di Opi, in provincia de L’Aquila, e San Donato Val di Comino, in provincia di Frosinone. È uno dei valichi più belli e suggestivi che si incontrano percorrendo gli Apennini. L’importanza di questo passo è dovuta al fatto che rappresenta la porta di ingresso al Parco Nazionale d’Abruzzo.
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Meta turistica
A 1530 metri s.l.m. è meta turistica in tutte le stagioni per escursionisti, ciclisti, motociclisti e sciatori. I motociclisti ne sono attratti per le numerose curve in sequenza che si trovano per raggiungerlo. Gli sciatori per le piste da fondo, nei pressi del valico si trova anche la pista internazionale di Macchiarvana. I più pratici potranno praticare anche lo sci alpino nel percorso tra Monte Panico, San Nicola e Valle Inguagnera. Gli escursionisti, invece vi si recano in quanto dal passo si dipanano numerosi sentieri che scavallano tra Lazio e Abruzzo.
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La faggeta di Forca d’Acero
Se vi trovate a passare da qui in autunno non perdetevi questa passeggiata. Si parte da Opi, presso il Rifugio del Parco. Ci si ritrova in una faggeta molto particolare. Gli alberi sembrano tutti dritti, uguali e alti. È un bosco coetaneo poco adatto per dare rifugio e cibo agli animali ma perfetto per la nostra passeggiata. Nelle radure che si incontrano lungo il cammino è possibile vedere cervi e caprioli. Attenzione perché è stata segnalata anche la presenza dell’orso. Il sentiero è facilmente percorribile in circa un paio d’ore.
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I colori autunnali
Verso il finire dell’autunno, vuoi per la riduzione delle ore di luce, vuoi per il freddo gli alberi caducifoglie si spogliano. È il caso dei faggi che vedono prima ingiallire e poi cadere le loro foglie. Si creano mille sfumature di verdi, gialli, rossi che danno origine al fenomeno del foliage. Da qualche anno si è creato un vero e proprio turismo del foliage per gli amanti dei colori autunnali. La faggeta di Forca d’Acero è uno dei boschi più spettacolari da questo punto di vista con colori che vanno dal giallo-arancio, al cremisi e al violetto.
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I capricci del clima
Quest’anno, e sembra sarà così anche in futuro, si assiste alla presenza di temperature molto alte rispetto alle medie stagionali. Questo fa sì che il paesaggio si presenti talvolta quasi primaverile con fiori che sbocciano tra l’erba ancora verde dei prati. Il fenomeno del foliage viene quindi ritardato. Ma salendo in quota, come ad esempio al passo di Forca d’Acero lo si ritrova in tutta la sua magnificenza. Qui oltre ai faggi troviamo querce e aceri che aggiungono colore al colore creando un effetto caleidoscopio.
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Una particolarità
Questo passo è l’unico collegamento tra il Parco Nazionale d’Abruzzo e la Ciociaria, che all’incirca corrisponde alla provincia di Frosinone. È un percorso turistico aperto quasi tutto l’anno. E’ una strada molto amata da ciclisti e motociclisti. Forca d’Acero è stata per ben quattro volte una tappa del Giro d’Italia. Con un dislivello di 1200 metri tra le località di Sora e Atina fornisce un percorso lungo ma non troppo difficile per gli appassionati delle due ruote.
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Due borghi da visitare
Opi è uno dei borghi più belli d’Italia. Si trova a 1250 metri d’altezza incuneato tra l’Alto Sangro e l’Altopiano delle Cinque Miglia. Ha un bellissimo centro storico caratterizzato dalle linee architettoniche della Chiesa di Santa Maria Assunta.
San Donato Val di Comino è, invece, un borgo medievale di lontane origini sannite. È noto, in particolare, per essere la patria degli scalpellini. Vi si produce un olio di ottima qualità ed è una mecca del volo libero per la presenza di correnti favorevoli tutto l’anno.
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Zaini pronti? Sono certa che potrete ritemprare il fisico e la mente in questi posti magnifici.
Monica Giovanna Binotto è un nome lungo e ingombrante ma è il mio da 57 anni e ormai mi ci sono affezionata. Ho sempre amato leggere. Fin da bambina. E anche scrivere, ma senza mai crederci veramente. Questo mi ha aiutato negli studi. Ho una laurea in Economia e Commercio e una in Psicologia dello Sviluppo. Da cinque anni faccio parte di un gruppo di lettrici a voce alta, le VerbaManent, con il quale facciamo reading su tematiche importanti sempre inquadrate da un’ottica femminile e mi occupo di fare ricerche e di scrivere e assemblare i copioni. Negli ultimi due anni, per colpa o merito di questa brutta pandemia che ci ha costretti in casa per lunghi periodi, ho partecipato a diverse gare di racconti su varie pagine Facebook e mi sto divertendo tantissimo anche perché ho conosciuto tante belle persone che condividono i miei stessi interessi.