Il caciocavallo, formaggio meridionale di eccellenza

Il caciocavallo, formaggio meridionale di eccellenza

L’Italia è conosciuta in tutto il mondo per tante eccellenze ma, in ambito enogastronomico, raggiunge sicuramente il primo posto, senza ombra di dubbi. Grazie alla filiera alimentare italiana, i prodotti vengono esportati in tutto il mondo e tutti hanno il desiderio di mangiare e bere italiano.

 Il sud Italia, che ha sempre vissuto di antiche tradizioni culinarie, ha forse una marcia in più rispetto al nord, soprattutto per quanto riguarda la produzione di formaggi tipici, lavorati ancora oggi seguendo antichi procedimenti: uno di questi è sicuramente il caciocavallo.

Perché si chiama caciocavallo? Scopriamo la sua storia

Il caciocavallo è un formaggio a pasta filata stagionato, prodotto prevalentemente nelle regioni del sud Italia, e molto apprezzato da tutti per la sua elevata qualità e il suo sapore forte e deciso.

 Il caciocavallo viene prodotto con quattro semplici ingredienti: latte di vacca, caglio, sale e fermenti lattici e deve il suo nome al modo in cui viene fatto esiccare; infatti, dopo la lavorazione viene appeso a cavallo di un asse di legno, formando una specie di strozzatura all’estremità superiore, fino a raggiungere una forma quasi ovale.

 La particolarità di questo saporitissimo formaggio meridionale è dovuta alle vacche, che vengono cresciute e pascolate nella macchia mediterranea, rigorosamente allo stato brado, spingendole fin sopra le steppe degli appennini, che sono luoghi naturali dove sono presenti vari tipi di essenze naturali di cui si nutrono.

 I vari tipi di caciocavallo

 Esistono vari tipi di caciocavallo come, per esempio, quello di Agnone, quello di Castelfranco, quello Silano, quello Siciliano e quello Podolico. In pratica tutte le regioni del sud lo producono mantenendo un comune denominatore: la genuinità.

 Il caciocavallo di Agnone è tipico del Molise e dell’Abruzzo ed ha antiche tradizioni legate alla transumanza; il caciocavallo di Castelfranco è tipico della Campania e più precisamente di Castelfranco in Miscano, provincia di Benevento; il caciocavallo Silano è tipico della Calabria e viene ancora prodotto rigorosamente in Sila: è proprio questo tipo di caciocavallo a dare il nome a tutti i caciocavalli perché, proprio in questa regione, viene prodotto con una caratteristica forma finale, dovuta all’essicazione, che raffigura la testa di un cavallo.

 Il caciocavallo Siciliano è detto anche di Godrano ed è tipico della Sicilia, per il quale viene utilizzato il latte di vacche autoctone a mantello nero; infine c’è il caciocavallo podolico che viene prodotto esclusivamente con latte di vacche podoliche in molte regioni del sud Italia.

 Riconoscimenti

Il caciocavallo, grazie alle sue antiche tradizioni e al suo metodo di lavorazione naturale, è incluso in un apposito elenco istituito dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali detto P.A.T (prodotti agroalimentari tradizionali). Questo riconoscimento è stato dato al caciocavallo per premiare la genuinità coniugata alla qualità del prodotto stesso.

 È quindi un formaggio di grande pregio e assolutamente da assaggiare, accompagnato da un buon bicchiere di vino rosso, tipico del meridione. Un’eccellenza agroalimentare che eleva sempre di più l’Italia a nazione di alto spessore nel mondo, almeno per quanto riguarda questo campo in particolare.