È giunta a Bruxelles la proposta di voler aggiungere alle etichette del vino la dicitura “nuoce la salute” cosa che già esiste in Irlanda da qualche anno. Non sarebbe coinvolto solo il vino in questa nuova proposta, prodotto tanto amato, ma anche su birra, alcolici e superalcolici.
Si dice che la nuova dicitura sarà come quella dei pacchetti di sigarette che da tanti anni “decorano” il piccolo cofanetto specificando che il consumo “nuove gravemente alla salute”, un avvertimento sui danni che può causare.
Eppure, ci sono tanti sono gli studi condotti sul vino e sugli effetti “positivi” di alcune componenti del vino come il resveratrolo presente nella buccia degli acini di uva e nel vino rosso in particolare sull’aglianico, allo stesso tempo l’alcol ma soprattutto l’abuso di questa sostanza può davvero essere dannoso per la salute della persona perché oltre poter provocare una forte dipendenza può causare altre malattie. L’alcolismo è una realtà molto frequente in tutti i paesi del mondo e purtroppo provoca all’anno milioni di morti.
Le nazioni che producono ed esportano più vino in Europa (Italia, Francia, Spagna) ovviamente si sono opposti inviando a Bruxelles un parere negativo sulla faccenda che potrebbe causare una forte crisi alle case vitivinicole anchse se resta ancora in sospeso il parere dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Il vino è un prodotto amato da tutto il mondo e che inevitabilmente lega persone e nazioni, in Italia il vino racchiude non solo uva fermentata ma paesaggio, cultura e turismo grazie alla sua storia e tradizione agricola ma soprattutto data la sua posizione geografica genera condizioni ottimali per la crescita di vite. Lo stivale italico è la nazione con l’agrobiodiverità più diversificata intesa come diversità biologica in agricoltura, che interessa le specie vegetali coltivate, le razze delle specie animali di interesse zootecnico, le specie di insetti e i microrganismi applicato in un ambito prettamente rurale unica nel suo genere.
Ma cosa succederà se davvero si dovranno inserire queste notizie sulle etichette di questo prodotto tanto amato, cosa succederà ai produttori di vino e alla tradizione Italiana?
Nata a Napoli nel 1989, sono agronomo e sommelier del vino, animata da una profonda passione per la natura e i suoi straordinari doni. Dedico il mio tempo ad esplorare e valorizzare tutto ciò che la terra ci offre, coniugando competenze tecniche e un sincero amore per l’ambiente.