Se la pizza è uno dei simboli del cibo italiano per eccellenza, lo è ancora di più per la città di Napoli che le ha dato i natali. Qui, oltre a una pizza indiscutibilmente buona ad ogni angolo, si respira l’amore per questo prodotto così semplice quanto complesso e con una storia che si tramanda nei secoli.
E proprio negli anni insieme alla cultura della pizza si sono affermate famiglie di pizzaioli che più degli altri hanno conquistato cuore (e gole) degli avventori. Una tra queste è senza dubbio la pizzeria di Gino Sorbillo.
Sorbillo a nove anni serviva già la sua prima pizza ai clienti dopo aver appreso i segreti di famiglia dalla zia Esterina, già ereditiera delle ricette di famiglia e unica zia femmina da parte di padre, dopo 20 zii. L’amore per l’arte bianca è stato più forte di qualsiasi altra carriera e l’ha trasformato in pochi anni – e con tanti sacrifici – uno dei pizzaioli più amati al mondo.
È diventato ambasciatore della pizza italiana nel mondo e con i suoi locali che raggiungono amanti della pizza di tutto il globo, il suo nome e la sua arte continuano ad affermarsi per la costante qualità che mantengono.
Gino Sorbillo sa quanto è stato importante l’amore della famiglia nella sua carriera: amore per lui e per il lavoro e per onorarlo ha deciso di inseguire un nuovo sogno, quello di aprire Residenza Madre.
Fonte foto: Gambero Rosso
Gino Sorbillo apre Palazzo Residenza Madre
Sopra la storica sede di Via dei Tribunali, quella dove ogni giorno decine e decine di persone si mettono in coda per poter assaggiare la leggendaria pizza (da Sorbillo non si prenota!), oggi è nato un nuovo progetto chiamato Palazzo Residenza Madre.
Proprio sopra la pizzeria vissero i nonni di Gino: quattro stanze dove sono cresciuti i loro ventuno figli e dove si è respirato da sempre un folle amore per farina, pomodoro e mozzarella.
Il talento di Gino risiede, oltre che nella ristorazione, anche nello spirito imprenditoriale e nella lungimiranza verso il futuro. Dopo aver portato il nome della sua famiglia in tutto il mondo rendendolo sinonimo di napoletanità, ha deciso di omaggiare il luogo dove tutto è nato, la casa dei nonni.
E così tre delle quattro stanze sono state elegantemente ristrutturate e son diventate quattro piccole ed eleganti suite. Tutto il progetto è stato scrupolosamente seguito da Gino che ha voluto preservare i luoghi della sua infanzia affiancando tocchi di design ed eleganza per un mix unico.
Son stati mantenuti i pavimenti in cotto, la canna fumaria del camino, i mattoni riparati di fortuna. Oggi questa casa ha una nuova vita, sicuramente meno “rumorosa” visto che lì dove hanno vissuto ventitré persone oggi ce ne saranno al massimo sei.
Ma si può percepire e immaginare il brulicante via vai dei figli, tutti pizzaioli, dal forno a casa, il profumo di legna, le chiacchiere, le liti e le risate e pensare che la famiglia Sorbillo, oltre che milioni di pizze, ha sfornato un talento carico di amore e tenacia.
L’ultima inquilina della casa fu Zia Esterina, la primogenita nonché colei che ha formato Gino nel suo percorso in pizzeria e matrona della pizza fritta migliore di Napoli (si dice!).
Folklore, amore familiare, tradizione, modernità e imprenditoria: questi son gli ingredienti di prima qualità che non mancano mai a Gino Sorbillo che, siamo certi, sfornerà altre novità nei prossimi anni.
Bergamasca, ma nomade per il nord d’Italia, classe 1989 e di professione navigo nel mondo del marketing e della comunicazione.
Mi contraddistinguo per la testa dura e la curiosità che mi portano ad interessarmi sempre a ciò che succede nel mondo. Amo l’arte in maniera viscerale, leggo sempre troppo poco per quanto vorrei, cucinare e camminare. Hermes mi da la possibilità di raccontarvi con le mie parole questi mondi e di portarvi a spasso con me.