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La Pasqua sta arrivando e, insieme a Lei, arrivano anche tutti quei gesti e quelle tradizioni che facciamo ogni anno durante la Settimana Santa, spesso senza nemmeno sapere il perché, ma che ci fanno tanto sentire a casa.
Oggi vi voglio parlare di qualche tradizione tipica pasquale della mia terra d’origine, l’Umbria, oltre che darvi qualche buonissima idea culinaria, nel caso vorreste variare il vostro menù del pranzo di Pasqua.
I cibi tipici, direi immancabili, del giorno di Pasqua in Umbria sono: la Torta di Pasqua, una sorta di panettone salato, morbidissimo e pieno di formaggio, ricetta tipica di tutta la regione; la Frittata Pasquale, fatta con due degli ingredienti più reperibili sul territorio in questo periodo, ossia i carciofi e gli asparagi, tipica soprattutto della zona di Terni; l’Agnello arrosto, secondo piatto sempre presente sulle tavole pasquali di tutta la regione; per concludere in bellezza, la Ciaramicola e la Torta di Pasqua dolce.
La regina incontrastata della Pasqua umbra: la Torta di Pasqua
Se si passa per l’Umbria in questo periodo, non si può non trovare questa squisitezza ovunque si venda del cibo. La Torta di Pasqua è la preparazione gastronomica più cucinata del periodo: tutte le famiglie la fanno ed ognuna ha la sua ricetta, ovviamente migliore di tutte le altre. Mi ricordo da bambina, quando si riunivano tutte le donne della famiglia, capitanate dalla nonna, ed iniziavano a lavorare un impasta da 120/150 uova sulla “mattera” (un mobile fatto apposta per contenere questi quantitativi di impasto, in italiano madia), dando poi alla luce tra le 40 e le 50 torte, da mangiare o regalare a chi si aveva a cuore.
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Gli ingredienti per creare la Torta di Pasqua più buona del mondo (che, ovviamente, è quella della mia famiglia):
– 500 gr di farina 00
– 4 uova
– 100 gr di strutto
– 70 ml di olio extravergine d’oliva
– 70 ml di latte
– 20 gr di lievito di birra fresco
– 10 gr di sale
– 1 cucchiaino di pepe nero macinato
– 50 gr di pecorino grattugiato (se scegliete quello del Subasio è meglio, ma va bene qualsiasi tipo di pecorino buono)
– 50 gr di pecorino tagliato a dadini
– 50 gr di parmigiano grattugiato
– 100 gr di parmigiano tagliato a dadini
– 100 gr di groviera tagliato a dadini
Il procedimento è uguale a quello di ogni altro impasto. Tradizionalmente, queste torte si iniziavano a preparare la mattina del Venerdì Santo, si facevano lievitare per 6/8 ore durante il pomeriggio e si facevano cuocere durante la notte nei forni a legna dei panettieri, che si prestavano a questo servizio per tutte le famiglie del paese.
Il Sabato Santo, durante la Messa della mattina, si portava il cestino pasquale a “prendere la benedizione”. Dentro quel meraviglioso cestino (e che buon profumo c’era in chiesa), oltre alla Torta di Pasqua, trovavano spazio del salame, del lombetto e del capocollo, delle uova sode ed un uovo di cioccolata, una Ciaramicola, la Frittata pasquale, del sale e una bottiglia di vino; tutto questo bendidìo veniva poi servito la mattina seguente per colazione.
Partiamo quindi dall’inizio: la colazione del giorno di Pasqua
Come già preannunciato, la mattina del giorno di Pasqua ci si sveglia piuttosto presto e si inizia a mangiare di gusto. La colazione benedetta è composta dalla Torta di Pasqua che, come il pane, rappresenta l’emblema di Cristo, accompagnata da salame, capocollo e lombetto che, in quanto carne, rappresentano il sacrificio di Gesù; ci sono poi le uova sode, simbolo di vita e di resurrezione, ed il vino, generalmente un Grechetto invecchiato o un rosso dei Colli del Perugino, che simboleggia il sangue di Cristo. Il tutto termina con una bella Ciaramicola che, come vedremo, è una ciambella e quindi simboleggia il “cerchio della vita”.
Continuiamo con il pranzo di Pasqua
Il pranzo del giorno di Pasqua inizia, di nuovo, con una fetta di Torta di Pasqua con un salume, quello preferito tra i tre nominati prima, ed una bella fetta abbondante di Frittata pasquale.
Fonte foto: ricetteumbre.com
Ingredienti per la Frittata pasquale:
– 4 uova
– 50 gr di salsiccia sbriciolata
– 2 carciofi tagliati finemente
– un mazzetto di asparagi (all’incirca 6), tagliati finemente
– 5 foglie di borragine selvatica tritate
– 1 rametto di rosmarino tritato finemente
– 6 foglioline di prezzemolo tritato
– 4 foglie di salvia tritata
– 5 fili di erba cipollina tritata
– un rametto di maggiorana tritato
– 10 foglioline di mentuccia (possibilmente selvatica) tritate
– un rametto di finocchietto selvatico
– uno spicchio d’aglio pestato
– olio extravergine d’oliva, sale e pepe q.b.
Il procedimento è semplicissimo, basta unire tutti gli ingredienti in una padella e far cuocere la frittata, ma il risultato è davvero sorprendente! Un profumo ed un gusto che fanno subito primavera.
Si continua il pranzo con il primo che, rigorosamente fatto in casa, può differire a seconda delle tradizioni familiari o della scelta personale: lasagne bianche o rosse, tagliatelle al ragù, tortelloni alla norcina o strangozzi alla spoletina.
Per quanto riguarda il secondo, si possono portare in tavola diversi tipi di carne, a seconda dei gusti dei commensali, ma sarà sempre e comunque presente un pezzo di agnello arrosto, simbolo perfetto della Pasqua e servito semplicemente con delle fette di limone, che sono indispensabili per esaltarne il sapore.
Finiamo in dolcezza: la Ciaramicola e la Torta di Pasqua dolce
Questi due dolci tradizionali umbri, tipici del periodo pasquale, sono conosciuti in tutta la regione ma il loro uso dipende dalla zona in cui ci si siede a tavola: in tutto il perugino concluderete il pasto con una Ciaramicola mentre, se siete nella parte sud della regione, mangerete sicuramente la Torta di Pasqua dolce.
La Ciaramicola è una ciambella che, nell’impasto, ha il liquore Alchermes, quello dal bellissimo colore rosso acceso, che le dona un colorito roseo molto invitante. Una volta cotta e raffreddata, viene aggiunta, sulla cima di questa ciambella, una meringa soffice e spumosa (più alta è, più bella viene la Ciaramicola) decorata con tanti zuccherini colorati, da mettere poi di nuovo in forno per far cuocere la meringa. Gli ingredienti non sono scelti a caso: infatti, il rosso dell’impasto e il bianco della meringa, simboleggiano i colori della città di Perugia.
Fonte foto: aboutumbriamagazine.it
La Torta di Pasqua dolce, invece, assomiglia tanto alla sua versione salata ma, al posto del formaggio, troverete all’interno dei coloratissimi frutti canditi, di solito ciliege, limone, cedro e mandarino, e dell’uvetta sultanina. Anche questa preparazione viene fatta con dei liquori, tipicamente con del rosolio e del mistrà, ma si trovano anche torte dolci fatte con del Rum o dell’Alchermes.
Con la speranza di potervi accogliere, in un futuro non troppo prossimo, qui in Umbria durante il periodo pasquale – e non solo – non mi resta che augurare una buona Pasqua a tutti voi lettori di Hermes Magazine.