Ci risiamo, è di nuovo venerdì. Assimilate, ascoltate o scartate definitivamente le uscite della scorsa settimana, salutiamo i Red Hot Chili Peppers, Blink 182 e wannabe Tom DeLonge e vediamo questa settimana cosa mettere in cuffia di nuovo.
Allo scoccare della mezzanotte, due su tutti gli attesissimi ritorni che oscurano hit e pseudo tali italiane. Due dischi che scateneranno la critica, riempiranno pagine web e carta stampata per molto tempo. Il ritorno della band di Sheffield capitanata da Alex Turner e la regina incontrastata del pop mondiale, Taylor Swift. Vediamo come sono i loro ultimi lavori e diamo un’occhiata alle altre novità.
Arctic Monkeys – The Car
Avevamo avuto tre piccoli assaggi con i singoli che anticipavano questa attesissima uscita. Finalmente, dopo congetture, speranze ed aspettative, abbiamo tra le mani l’ultima opera degli Arctic Monkeys. The Car è un elegante e decadente viaggio cinematografico, fatto di archi e chitarre morbide, di falsetti e cori su godibili panorami beatlesiani. Turner e soci proseguono sulla scia di Tranquility Base Hotel & Casino, ultimo album, ma stavolta stupiscono, sperimentano, superano i confini imposti da fan e critica. Più maturi, omogenei, sembrano imprimersi su una bobina anni ’70, offrendo fotogrammi ingialliti di un viaggio sulla Toyota Corolla della cover scattata da Matt Heleder (batterista e fotografo). Un disco intenso e ambizioso. L’attesa è valsa la pena.
Taylor Swift – Midnights
Niente Taylor’s versions: stavolta abbiamo del materiale inedito, fatto per chi la notte fa tutt’altro che dormire. Romantici del globo, ecco a voi «una raccolta di pezzi scritti nel cuore della notte, un viaggio tra incubi e sogni» a detta della stessa Taylor. L’annuncio di questo album è arrivato direttamente dalla cantante sul palco degli MTV VMAs lo scorso 28 agosto. In quell’occasione, si è portata a casa ben tre premi e ha scatenato hashtags, tweet e frenesia rimbalzante da un social all’altro. A mezzanotte Taylor Swift è tornata con le sue notti sognanti, ripescando alcuni inediti dall’archivio del re-recording di Red e Fearless. Il risultato è un prodotto da synth pop sussurrato, tra confidenze, amori, relazioni e vendette. Merita il featuring con Lana Del Rey.
Simple Minds – Direction of the Heart
Ve li ricordate? Diversi classici delle decadi 80 e 90 hanno la loro firma. La band capitanata da Jim Kerr sembra essere ritornata alla carica e per questo disco dice ci siano i «Simple Minds at their very best». Cosa abbiamo effettivamente tra le mani oggi? Un progetto che lascia la band nella comfort zone, un rock leggero che strizza l’occhio ai synth della loro decade fortunata. Complici Andy Wright (Massive Attack, Echo & The Bunnymen) e Gavin Goldberg (Simply Red, KT Tunstall) che hanno presenziato e supervisionato la fase di registrazione. Lavoro piacevole che non fa gridare al discone.
Phoenix – Winter Solstice
Menzione speciale per il nuovo singolo dei Phoenix.
Tra i singoli italiani della settimana, si avvicendano tra featuring studiati a tavolino e prodotti da talent televisivo, anche pezzi che vale la pena ascoltare, almeno una volta, anche solo per capire la deriva di un certo pop.
Sick Luke (feat Mara Sattei e Bresh) – Vuoto Dentro
Laureata in marketing e masterizzata in comunicazione e altro che ha a che fare con la musica. Fiera napoletana, per metà calabrese e arbëreshë, collezionista compulsiva di vinili, cd o qualsiasi altro supporto musicale. Vanto un ampio CV di concerti e festival.