È venerdì: cosa mettiamo in cuffia?

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È venerdì, siamo in autunno inoltrato, le giornate si accorciano, esci da lavoro e le uniche luci sono quelle dei lampioni. Ma il weekend è alle porte e oggi, come ormai da anni, il venerdì è la giornata della nuova musica da mettere in cuffia. Ecco le nuove uscite, dischi e singoli, che meritano un ascolto questa settimana.

Red Hot Chili Peppers – Return of the Dream Canteen

Ci siamo sentiti come se avessimo troppe buone canzoni per non pubblicare un altro disco. Non è come un disco b-sides o qualcosa del genere. Sono tutte buone e giuste”. Queste le parole di Chad Smith, prima dell’uscita ufficiale del secondo disco in un anno per i Red Hot Chili Peppers. Return of the Dream Canteen segna l’ennesimo ritorno di John Frusciante, (per intenderci, il chitarrista che va e viene a suo piacimento dal gruppo, creando ogni volta ansia e hype) e conferma quanto ancora ci si possa divertire in sala di registrazione. Tutto bello, per carità, ma niente di nuovo. Kiedis e soci mantengono la loro strada, prevedibile e rassicurante. Un rettilineo lungo 39 anni, con qualche stop, ma mai nessuna deviazione imprevista.

The 1975 – Being Funny in a Foreign Language

Per chi non li conoscesse, The 1975 rappresentano la svolta mancuniana della musica britannica. Se alla grigia cittadina di Manchester un tempo si associava l’era d’oro del brit pop, in un’escalation di Smiths, Stone Roses e Oasis, oggi a livello mondiale si insinua, neanche tanto timidamente, il volto di Matty Healy e compagni. La band ritorna oggi con un nuovo album, dopo “Notes on a Conditional Form” disco uscito in piena pandemia. Nel 2022 The 1975 proseguono sulla scia del precedente, senza mai precludersi sperimentazione, giochi di genere, nuove sfide. Indie? Pop? Alternative? Non serve una definizione univoca, i 1975 sono tutto questo, il risultato di influenze plurime che testimoniano una ricca cultura musicale da cui attingere.

Coez – From the Rooftop 2

Silvano, in arte Coez prosegue il volume 1 dell’EP di singoli e cover in chiave soft acustica, sul tetto di Roma, stavolta accompagnandosi alle voci di Ariete, Guè e Frah Quintale. Niente di nuovo, sia chiaro, ma i 7 pezzi scorrono in cuffia facili, magari guardando dal finestrino del treno, di ritorno da lavoro, verso casa.

Blink 182 – Edging

Per un viaggio nel tempo, all’adolescenza, ai calzini di spugna, al punk a stelle e strisce di fine ’90, inizio anni zero, ecco un comeback tanto atteso: il trio Blink 182 compare su tutti i social con la formazione originale e con un nuovo singolo, Edging. Passa decisamente in secondo piano l’originalità e la solidità (discutibili) del pezzo perchè “Oh, hai visto sono tornati i Blink?“. Aspettiamo l’album prima di sentenziare.

Fedez feat. Salmo – Viola

Vi ricordate quando Salmo, in pieno 2020, oltrepassò ogni etica e buonsenso con un concerto a sorpresa ad Olbia, annullando distanziamento, mascherine e tutte le limitazioni pandemiche? Bene, oltre che milioni di polemiche rimbalzanti da un titolone online a pagine (sprecate) di carta stampata, ne seguì anche un dissing social tra l’organizzatore pazzo e Fedez. Pare che quest’ultimo, malattia fortunatamente messa alle spalle, abbia la mania di far pace con chiunque. Con Viola, i due ex nemici giocano ad imitare i propri idoli nel garage di casa, come due adolescenti, all’insegna del pop punk non a due mani, bensì a cinque (oltre loro, firmano il pezzo anche Dargen d’Amico, Davide Simonetta e Paolo Antonacci). Eccovi servito il tormentone autunnale. Ma davvero sono state necessarie tante menti per partorire una cosa del genere?

 


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