Elton John si appresta a compiere 76 anni oggi 25 marzo. Reginald Kenneth Dwight, questo il suo vero nome, è infatti nato il 25 marzo 1947 a Pinner, un sobborgo di Londra.
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Musicista precoce
La passione per la musica gli scorreva nel sangue fin da piccolissimo tanto che già a tre anni iniziò a suonare il pianoforte. A soli 11 anni riuscì a vincere una borsa di studio alla prestigiosa Royal Academy of Music di Londra. La voglia di esibirsi era tale che formò il primo gruppo musicale a 13 anni non ancora compiuti. Erano i Corvettes, dal nome di una famosa schiuma da barba, che probabilmente ancora non usava. Successivamente la band cambiò il nome in Bluesology e iniziò a fare da supporter ad artisti più noti come Long John Baldry, i Drifters e Patti LaBelle. Nel 1967 sentì che la band cominciava a stargli stretta e decise di tentare la strada da solista. L’incontro con il compositore di testi Bernie Taupin fu decisivo per lui che scelse il nome d’arte Elton Hercules John.
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I numeri di una carriera
Sir Elton John oltre alla appartenenza onoraria alla Royal Academy of Music e all’Oscar per la canzone Can You Feel The Love Tonight?, nella colonna sonora de Il Re Leone, può dire di avere dei grandi numeri. Sono oltre quattrocento milioni i dischi che ha venduto nella sua carriera, oltre settecento le canzoni composte, venticinque i dischi di platino e trentacinque i dischi d’oro conquistati. Può vantare l’amicizia di personaggi illustri e, sempre in tema di numeri, di avere alle spalle oltre 3500 concerti durante i quali ha sempre mostrato il massimo rispetto per il pubblico.
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Anni Settanta
Honky Chateau, Goodbye Yellow Brick Road, Rocket, Captain Fantastic And The Brown Dirt Cowboy sono solo alcune delle sue hit degli anni settanta. In quegli anni Elton John ha iniziato pian piano a creare il suo look stravagante e divertente particolarmente legato alle strepitose montature degli occhiali. Era un eccezionale interprete dal vivo ma, inevitabile, arrivò una profonda crisi. Ne uscì dopo i due mega concerti di Mosca e Leningrado nel 1979 e a quello che tenne a Central Park a titolo gratuito nel 1980. Fu il primo musicista occidentale ad esibirsi nell’ex URSS.
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Anni Ottanta
È un decennio travagliato per Elton John. L’abuso di alcool e droghe non gli semplificano la vita. La sua musica segue le tendenze del periodo facendo prevalere sintetizzatori e tastiere fino a che non decide di tornare alle origini e riprende a collaborare con Bernie. Il risultato è l’album Too Low for Zero.
Sono di questi anni anche Sad song e Nikita.
Il baronetto era inoltre presidente della squadra di calcio del Watford.
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Anni Novanta
Finalmente abbandona l’uso di sostanze, riesce a fare coming out della propria omosessualità e a fondare una associazione che combatte l’Aids. Sembra aver saputo mettere in ordine la sua vita e poter riprendere in mano la sua carriera. Arriva infatti l’album The One e poi la canzone con la quale ha vinto l’Oscar. Non saranno comunque un bel ricordo per lui questi anni in quanto perderà i suoi cari amici Gianni Versace e Diana Spencer. Indimenticabile l’emozionante interpretazione di Candle In The Wind al funerale di Lady Diana, segno del grande affetto che li univa.
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I Musical
Insieme alla carriera concertistica e discografica Elton John ha intrapreso anche la via dei Musical in collaborazione con Tim Rice. Ha infatti scritto The Lion King, Aida, Billy Elliot The Musical e The Vampire Lestat. A coronamento di una tale carriera nel 2019 è uscito al cinema Rocketman il film che racconta la storia non censurata degli anni della svolta nella carriera di Sir Elton John. La pellicola è stata superpremiata: un premio agli Oscar, 2 Golden Globes su 3 candidature, 3 proposte a BAFTA e diversi altri a dimostrazione del grande affetto del pubblico.
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A un personaggio che a 72 anni sale su un palco nonostante gli sia appena stata diagnosticata una polmonite atipica e dopo aver cantato 16 canzoni si scusa in lacrime col pubblico perché non riesce a proseguire, che si può dire? Nulla, si deve solo amare e augurargli di cuore un felice e sereno compleanno.
Monica Giovanna Binotto è un nome lungo e ingombrante ma è il mio da 57 anni e ormai mi ci sono affezionata. Ho sempre amato leggere. Fin da bambina. E anche scrivere, ma senza mai crederci veramente. Questo mi ha aiutato negli studi. Ho una laurea in Economia e Commercio e una in Psicologia dello Sviluppo. Da cinque anni faccio parte di un gruppo di lettrici a voce alta, le VerbaManent, con il quale facciamo reading su tematiche importanti sempre inquadrate da un’ottica femminile e mi occupo di fare ricerche e di scrivere e assemblare i copioni. Negli ultimi due anni, per colpa o merito di questa brutta pandemia che ci ha costretti in casa per lunghi periodi, ho partecipato a diverse gare di racconti su varie pagine Facebook e mi sto divertendo tantissimo anche perché ho conosciuto tante belle persone che condividono i miei stessi interessi.