Una suggestiva esposizione per immergersi nei retroscena dell’arte di Pablo Picasso e del suo viaggio a Napoli. Teatro di incontri con le affascinanti Pompei ed Ercolano e i relativi reperti conservati al Museo archeologico Nazionale di Napoli, per lui grande fonte di ispirazione.
Un po’ di Storia
Pablo Picasso (Malaga 1881- Mougins 1973) è l’artista chiave dell’arte d’avanguardia. Celebre ancora oggi per essere stato il padre del cubismo. Nasce in Spagna da un padre pittore, che da subito incoraggia la passione e lo spaccato talento del figlio. Nel fiore degli anni, per proseguire la sua carriera, si trasferisce a Parigi, città simbolo dell’arte del XX secolo, il centro del fervore artistico europeo. Ed è proprio lì che circondato dal caos e dagli stimoli della capitale francese un giovane Picasso entra in contatto con altri gradi artisti del suo tempo, come Modigliani e Matisse.
Punto chiave per comprendere l’arte di Picasso è la divisione del suo processo creativo e delle sue opere in tre periodi fondamentali. Il periodo blu, il periodo rosa e la nascita del cubismo (1901- 1904- 1907) . Ed è proprio in questo ultimo periodo, il più famoso, che Picasso si reca in Italia. Luogo che segnerà un nuovo punto di svolta per la sua arte. Durante questo viaggio l’artista spagnolo visita grandi città d’arte come Roma, Firenze e infine Napoli. Nella città partenopea vedendo e studiando le magnifiche opere presenti in quello che allora era chiamato “Museo Nazionale”. In quel momento nel pieno del cubismo classico, caratterizzato dall’assenza di volumi e tridimensionalità, che Picasso deciderà di integrare nei suoi lavori, grazie elle mastodontiche e strabilianti sculture della collezione Farnese.
La mostra
Ed è nelle sale dalle collezione Farnese che troviamo la mostra, curata dall’archeologo romano, Clemente Marconi. Allestita in quelli che potremmo definire due momenti differenti. Ovvero una prima parte che approfondisce i soggiorni napoletani dell’artista e come si presentava il museo archeologico al tempo differente, come spiegato prima. La seconda parte, invece, è pensata come un vero è proprio dialogo e scambio tra le opere del museo e i lavori di Picasso. In esposizione troviamo opere di vario genere, come 37 delle 10 tavole che compongono la “Suite Voullard” ovvero una serie di incisioni realizzate tra il 1930 e il 1937 in prestito direttamente dal British Museum di Londra. Troviamo, poi, altri interessanti prestiti dal Museo nazionale Picasso a Parigi e dalla rinomata galleria Gagosian di New York. Questa come una serie di numerosi altri eventi ed esposizioni in diverse e rinomate istruzioni culturali europee e Nord Americane, sono tutte in occasione del cinquantesimo anniversario della morte dell’artista che cade proprio in questo 2023.
La mostra è visitabile fino al 27 agosto 2023.