Luis Borges: simbolo del realismo magico

Luis Borges: simbolo del realismo magico

Il 24 agosto 1899 ricorre l’anniversario della nascita dell’argentino Luis Borges, celebre scrittore e poeta ritenuto una delle personalità letterarie più influenti del XX secolo. Nel corso della sua lunga e corposa produzione letteraria ha saputo conciliare diversi generi unendo fantasia, filosofia e produzione poetica.

Il realismo magico di Borges: racconti “criminali”

Nella scrittura di Borges i riferimenti letterari si rincorrono attraverso biblioteche, labirinti e fantasiose dimensioni spazio-temporali. Testi come Storia universale dell’infamia, L’Aleph e Finzioni l’hanno consacrato come autore di riferimento della corrente letteraria identificata come realismo magico in cui lo stile di scrittura intreccia elementi magico fantastici a eventi reali.

Nonostante la poesia fosse la fondamentale e prediletta forma d’espressione dello scrittore argentino, fu la narrativa a procurargli fama internazionale e, soprattutto, i racconti. Di seguito, qualche dettaglio sulla produzione. Nata come prima di una lunga serie di raccolte, Storia universale dell’infamia esce nel 1935 e colleziona storie di finzione ispirate a vite di criminali realmente esistiti; i racconti sono distopici e distorcono e annientano qualsiasi rapporto della narrazione con il reale.

La vita come finzione

Il testo è considerato dagli esperti come la prima manifestazione del genere, che rimase una presenza costante nella produzione narrativa di Borges, tanto da far nascere l’aggettivo «borgesiano» per definire una concezione della vita come finzione, come opera contraffatta spacciata per veritiera o come reinterpretazione della realtà.

L’antifascista che non vinse mai il Nobel

Un aneddoto curioso riguarda la mancata vittoria del Nobel. Nonostante fosse spesso considerato il vincitore d’obbligo del Premio Nobel, Borges non si aggiudicò mai l’ambito premio svedese, pur essendo più volte preso in considerazione. La mancata attribuzione è spesso stata attribuita alle controverse opinioni politiche dello scrittore, che non amava gli estremismi, arrivando a definirsi contrario ai vari regimi totalitari della sua epoca: antiperonista, anticomunista, antifascista.

La vita di Borges è stata un esempio anche per le battaglie fisiche che ha superato, a causa dei suoi problemi di vista. La sua preparazione letteraria e la creatività gli hanno consentito di continuare con la carriera oltre un limite che per altri sarebbe stato invalicabile. Scrittori si diventa, ma artisti si nasce.