Massimo Bottura ha presentato al mondo la tradizione gastronomica italiana nella propria interpretazione, acquistando infine per sé fama mondiale, e per il suo ristorante Osteria Francescana 3 stelle Michelin, il titolo di miglior ristorante del mondo nel 2016 e 2018.
“Ho l’aceto balsamico nel sangue e il Parmigiano Reggiano nei muscoli”
Racconta Massimo di sé, raccontando attraverso i suoi piatti l’arte, le tradizioni e i prodotti del territorio, aiutandoli ad esprimersi al meglio.
Dopo diversi anni di lavoro a Modena, dove ha iniziato il suo percorso professionale, Massimo Bottura è andato a distrarsi a New York. Passeggiando per Soho e decidendo di bere un caffè, entrò in un piccolo ristorante, Caffè di Nonna, e, vedendo che il personale non ce la faceva, offrì al titolare il proprio aiuto come cuoco. Allo stesso tempo, una ragazza venne a lavorare lì, che divenne una persona chiave nella vita di Massimo, e per giunta l’amore della sua vita: Lara Gilmore.
È stata Lara a svolgere un ruolo importante nello sviluppo di Massimo come chef di livello mondiale, aiutandolo a creare un ristorante che è diventato la loro seconda casa, e uno dei migliori luoghi gastronomici del mondo.
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Al ritorno da New York, Massimo ricevette da Alain Ducasse l’invito a lavorare al mitico Hotel de Paris, a Montecarlo, ma dopo un po’ si rese conto che non poteva immaginare la sua vita senza Lara e ritornò a New York.
Tornati insieme a Modena, Bottura investì tutti i suoi soldi nell’acquisto e nel lancio del nuovo ristorante Osteria Francescana, aperto nel maggio 1995, presentando agli ospiti una nuova interpretazione dei piatti della tradizione, anche se raggiungere un nuovo livello richiedeva un approccio provocatorio, che a quel tempo non tutti erano pronti ad accettare e capire.
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Il primo articolo dei critici gastronomici locali sul nuovo ristorante fu devastante e la difficile situazione nel ristorante persistette per diversi anni.
Quasi disperando di influenzare il gusto della tradizione italiana, Massimo era pronto a piantare tutto, ma sua moglie lo convinse a resistere per un altro anno.
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Nell’aprile del 2001, il più famoso critico gastronomico italiano dell’epoca, passò casualmente a cena all’Osteria Francescana, e il giorno dopo fu pubblicato un articolo che rivelò all’Italia e al mondo intero un nuovo chef, conferendo a Bottura quello stesso anno il titolo di miglior giovane chef d’Italia e la prima stella Michelin.
Anna dopo anno, il ristorante si colloca al primo posto tra i migliori ristoranti del mondo, e per prenotare un tavolo è necessario chiamare molti mesi prima, in quanto il ristorante è piccolo, a differenza della lista d’attesa.
- Nata a Mosca, nel 2011 trasferita in Italia. Mezzasangue, come Volan de Mort.
- Scrittrice fantasy, libri per bambini
- Ghostwriter
- Giornalista freelance
- Attivista Greenpeace
- “Un genio, miliardario, playboy, filantropo” (c) Tony Stark