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La “cialledda” è la vera protagonista dell’estate culinaria pugliese: l’estate in tavola è genuinità, e freschezza. Più nutriente di un’insalata ma meno pesante di un piatto di pasta soddisferà i palati più esigenti con voti eccellenti.
Un nome strano
Il nome, dialettale, si traduce, in italiano, con Acquasale, ma tutti la conoscono proprio con il suo strano nome dialettale.
Si prepara velocemente, in anticipo, basta farla riposare qualche ora per ottenere un piatto saporito che piacerà a tutti!
Se avete voglia, dunque, di una ricetta veloce per riutilizzare il pane raffermo conservato in casa, questa è un’ottima soluzione. Alcune massaie più giovani sostituiscono il pane raffermo ammollato, con le friselle. In entrambi i casi il risultato è da leccarsi i baffi.
Estate anche a ottobre
In Puglia a ottobre è ancora estate, ancora si va al mare e le giornate tiepide, senza la calura di luglio e agosto, fanno gustare meglio la stagione, perciò vi proponiamo questo piatto semplice, esempio eccellente della cucina povera e contadina.
In origine era chiamata “colazione del mietitore”, perché consumata dai contadini prima delle lunghe giornate di lavoro nei campi assolati in estate.
Una precisazione
L’ingrediente chiave è sicuramente il pane raffermo, ma senza il cetriolo non sarebbe una vera cialledda.
Questi ortaggi, tipici dell’estate, sono molto ricchi d’acqua e risultano molto rinfrescanti, proprio come risulta un piatto di cialledda.
Oltre ad essere uno spuntino perfetto per l’estate, in riva al mare o in ufficio, i cetrioli conservano le loro proprietà diuretiche e disintossicanti, essendo anche ricchi di sali minerali e vitamine.
Non è un caso se, come già detto, i contadini di una volta lo utilizzassero a colazione, con il pane e i pomodori, per affrontare le fatiche del lavoro nei campi.
Grazie alla presenza di silicio, metalloide “miracoloso” presente naturalmente in alcune piante, il cetriolo agisce come integratore naturale, combattendo la stanchezza e regolando la pressione sanguigna.
Cercate un’alternativa al cetriolo? Da veri pugliesi, optate per il barattiere, ortaggio tipico delle provincie di Bari e Brindisi
Fonte foto: baritoday.it
Alcuni consigli per un’ottima riuscita della ricetta
Gli ingredienti fondamentali della ricetta tradizionale per preparare la vera cialledda pugliese sono:
Ingredienti per 4 persone
- 500 gr. di pane raffermo, meglio quello con la mollica soffice e la crosta croccante
- 2 cetrioli
- 1 cipolla rossa
- 4 pomodori maturi
- 1 patata grande
- origano q.b.
- sale q.b.
- olio extra Vergine di oliva in abbondanza
Procedimento
Tagliate a fette o a cubetti il pane e lasciatelo in una ciotola a mollo nell’acqua fredda per qualche minuto (oppure nell’acqua dei pomodori, per restare fedeli alla ricetta originale) fino a quando si sarà ammorbidito.
Lessate la patata con tutta la buccia. Una volta cotta, spellatela e tagliatela a fette. Tagliate i cetrioli, i pomodori e la cipolla e uniteli al pane e alla patata condendo con olio, sale e origano. A seconda dei vostri gusti, potete aggiungere anche peperoni, olive nere o basilico. In alcune località il piatto viene servito con dei cubetti di ghiaccio e delle foglie di menta.
Della cialledda conosciamo anche la versione calda, invernale, realizzata esclusivamente con verdure di stagione, uovo, alloro, aglio, olive e olio extravergine d’oliva.
Oggi questo piatto è molto amato anche dagli chef e viene servito in bar e ristoranti, per cena o per l’aperitivo, con vino e cocktail. La cialledda e le verdure estive si sposano perfettamente con un calice di bianco fresco.
Una soffiata preziosa, il segreto svelato dalla nonna
La cipolla cruda insaporisce la cialledda rendendola unica, ma può essere difficile da digerire. Per questo le nostre nonne usavano un accorgimento semplicissimo per renderla più leggera e meno forte.
Tagliate la cipolla e mettetela in una coppa, ricoperta di acqua fredda e cubetti di ghiaccio per circa venti minuti. Fatele scolare e asciugatele con cura prima di aggiungerla alle altre verdure.
In calce vi proponiamo un divertente video barese che con simpatia vi illustra la ricetta.
Mi rimetto in gioco sempre. Cerco ogni giorno il meglio da me e per me. Curiosa, leggo e scrivo per passione. Imparo dal confronto, dalle critiche costruttive e rinasco cercando di superare i miei limiti. È così che approdo a nuove mete dopo scelte di studio e lavoro completamente diverse, quali la contabilità e un impiego in amministrazione in un’azienda privata e mi dedico a ciò che avrei dovuto fare fin dall’inizio.