I malloreddus alla Carlofortina sono uno dei piatti tradizionali della Sardegna. Il piatto consiste nell’unire i tipici malloreddus, gli gnocchi sardi, al semplice sugo con tonno, pomodorini e pesto di Carloforte. Gnocchi sardi e pesto? Ma cosa c’entra la Sardegna con la Liguria? Scopriamo insieme questa storia culinaria e poi concludiamo con la semplicissima ricetta, facile da fare e buona da mangiare.
Malloreddus alla Carlofortina, la storia
I Malloreddus alla Carlofortina sono uno dei piatti tradizionali della Sardegna, eppure nella storia della creazione di questo piatto non c’è solo la tradizione sarda, ma anche quella ligure e quella tunisina. Un po’ possiamo immaginarlo dalla presenza del pesto, tipicamente ligure, ma come ci è finito il pesto in un piatto sardo? Beh la spiegazione risiede proprio dalla storia del paese, o meglio dell’isola, in cui il piatto è nato. Carloforte infatti, l’isola dove è nato questo piatto, è un’isola molto speciale. Situata a sud est della Sardegna e facente parte dell’Arcipelago di San Pietro, Carloforte è rimasta completamente disabitata fino al 1738, anno in cui alcuni coloni liguri, provenienti da Tabarka, in Tunisia, decisero di colonizzare l’isola. Tunisia, Liguria, Sardegna, si perde quasi il filo del discorso, ma dobbiamo pensare che erano gli anni delle grandi circumnavigazioni e delle colonizzazioni e all’epoca era un po’ all’ordine del giorno che si popolassero territori nuovi. La conquista di Tabarka da parte dei liguri avvenne per poter pescare il corallo che c’era nella zona. La vicinanza dell’isola di Carloforte alla Tunisia fece si che alcuni coloni vi si spostassero qui a vivere, tant’è che gli abitanti di quest’isola ancora oggi sono chiamati i tabarchini, a sottolineare la loro origine. Questo mix di tre culture si è così mischiato nella società come in tavola dando vita appunto ai Malloreddus alla Carlofortina. A comporre questo piatto infatti abbiamo i malloreddus, ossia gli gnocchi sardi, che però sono arricchiti dalla presenza, nell’impasto, dello zafferano, che invece ricorda la Tunisia. Infine il sugo è preparato con tonno, pomodorini e il pesto, che invece è tipicamente ligure.
La ricetta dei Malloreddus alla Carlofortina
Per preparare la ricetta originale dei Malloreddus alla Carlofortina bisogna partire dalla preparazione dei nostri malloreddus, o meglio conosciuti come gnocchi sardi. Per procedere alla preparazione abbiamo bisogno impastare 100 grammi di semola di grano duro, una bustina di zafferano, sale fino e unire il tutto con acqua tiepida. L’acqua deve essere aggiunta un po’ alla volta, fino a quando l’impasto non sarà liscio e compatto. A quel punto possiamo far riposare l’impasto coperto da un panno umido, per circa 30 minuti. Solo dopo i 30 minuti possiamo prendere dei pezzi d’impasto e ricavarci delle strisce che andiamo ad arrotolare sulla spianatoia, così da formare un bastoncino d’impasto. A questo punto tagliamo il lungo bastoncino in pezzetti lunghi 2cm. Ora possiamo utilizzare un rigagnocchi, spolverandoci prima la farina sopra e poi pressando sopra all’attrezzo i pezzetti di impasto da 2cm. Per farli alla perfezione dovremmo appoggiare il pezzettino di impasto sullo strumento e poi, aiutandoci con il pollice, farlo rotolare su se stesso, facendo una lieve pressione. Se invece non avete il rigagnocchi potete usate anche una forchetta, per ottenere un risultato simile all’originale. L’effetto finale sarà come una piccola conchiglia rigata abbastanza paffuta, al punto che sono stati battezzati “malloreddus” che significa vitellini. A mano a mano che vengono realizzati è bene appoggiare i malloreddus su una spianatoia infarinata di semola. Una volta finito vanno fatti riposare e seccare per almeno un’ora. Tempo di cottura 8 minuti.
Mentre lasciate seccare i vostri malloreddus potrete iniziare a preparare il vostro sugo alla Carlofortina. Gli ingredienti sono 300 gr di tonno fresco, 15 pomodorini e 100 gr di pesto. Primo step è quello di tagliare il tonno fresco a tocchetti per poi farlo rosolare in una pentola con olio e aglio. Sfumare il tutto con un po’ di vino bianco, per aiutarvi nella cottura del tonno. A questo punto potrete aggiungere i pomodorini e continuate a cucinare il sugo per 10 minuti. Ora potrete unire i malloreddus con il sugo e aggiungervi il pesto con un po’ di acqua di cottura per amalgamare meglio. Servite subito e gustatevi i sapori del Mediterraneo.
Laureata in lingue, sono approdata nel bellissimo mondo della comunicazione e marketing. La mia storia preferita da piccola era L’isola del Tesoro e da grande porto ancora dentro di me quella smania di scoprire mondi nuovi e di percorrere strade poco battute, qualità che trasferisco anche nel mio lavoro. Da maggio 2020 sono sbarcata in Hermes Magazine, dove in qualità di editor ho l’occasione di poter condividere le mie scoperte ed interessi. Siete pronti a venire con me nella mia prossima avventura?