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Halloween: dieci canzoni da paura

La serata più terrificante dell’anno è alle porte. Halloween, tra zucche, fantasmi e vampiri è l’evento internazionale tra i più celebrati, odiati e contestati del pianeta. Contrariamente a quanto si pensi, affonda le sue origini nel cuore dell’Ireland’s Ancient East. L’ex Capodanno irlandese diventato oggi appuntamento e occasione per travestirsi nei modi più bizzarri ed inquietanti, anima la serata del 31 ottobre di tutto il mondo.

Che tu sia una strega, uno spirito, o qualunque altro essere spaventoso, la sera di Halloween necessita di un trick or treat sconvolgente e di una musica altrettanto spaventosa. Ecco la playlist perfetta per la tua serata creepy.

Midnight city – M83

11 anni sono trascorsi dall’uscita dell’album di successo “Hurry Up, We’re dreaming” e gli M83 ancora oggi presenziano nei club internazionali con i brani di punta estratti dal disco. Midnight City su tutti, un tripudio di synth dalle atmosfere cupe, perfetta come colonna sonora di una serata desolata in città.

Thriller – Michael Jackson

Riduttivo parlare di videoclip. Thriller è uno dei cortometraggi musicali più incredibili della storia: circa 900 mila dollari che piazzano la hit di Jackson dritta tra i video più dispendiosi della musica internazionale. Visione e ballo consigliati, rigorosamente travestiti da zombie.

Sympathy for the devil – Rolling Stones

“Lasciate che mi presenti/sono un uomo ricco e raffinato/sono in giro da tanti, tanti anni/ho rubato l’anima e la fede di molti uomini” così recitano i primi versi intonati da Mick Jagger. Un’analisi del lato oscuro dell’uomo, che ai tempi valse ai Rolling Stones un’accusa di satanismo. Diabolica.

Vlad The Impaler – Kasabian

L’impalatore altro non è che un soprannome del celebre e spaventoso Conte Dracula. I Kasabian gli rendono omaggio con un pezzo potentissimo. Nel videoclip è Noel Fielding ad interpretare il ruolo di Vlad, alla costante ricerca di vittime. Pezzo da pogo, travestiti da impalatore.

Breathe – Prodigy

Fine ’90. I Prodigy dominano la scena del big beat, tra elettro-rock e quello che verrà decenni dopo con il dubstep. Il video, tra luci accecanti, ombre e occhi taglienti, valse il premio di Viewer’s choice ai VMA’s del 1997. Indubbio merito del compianto Keith Flint. “Breathe the pressure!”

bad guy – Billie Eilish

Sonorità alla Tim Burton, cupa ma allo stesso tempo ironica. Billie Eilish giovanissima star acclamata da pubblico e critica sembra già aver superato la fase dark, quella degli esordi. Forse la preferiamo così, come nel suo primo enorme successo internazionale dove afferma di essere lei “la bad guy”.

Psycho Killer – Talking Heads

Nella testa di un assassino con una canzone. Chi canta è un killer che avverte di stare alla larga da lui. Anzi, di scappare via lontano! Il frontman dei Talking Heads ha dichiarato di essersi ispirato al film di Alfred Hitchcock “Psycho“. Nello stesso anno della fondazione della band, 1977, un killer spietato terrorizzò la città di New York; molti pensarono che la canzone parlasse di lui.

Girl With One Eye – Florence And the Machine

Un oscuro blues racconta una storia sinistra. La narrazione è affidata ad una ironica ed incredibile Florence Welch. Creepy but lovely.

Where is my mind? – Pixies

Molti la conoscono per essere una delle colonne sonore più famose di tutti i tempi. La scena finale di Fight Club, infatti, è proprio affidata al riff di “Where is my mind?“. Un vero e proprio ululato strumentale, che racconta la strana esperienza subacquea del frontman dei Pixies. Un’esperienza surreale e paranormale, a tratti inquietante. A testa in giù, in preda ad un trip musicale.

Sweet Dreams – Marilyn Manson

La voce, l’immagine e l’interpretazione di Manson sono già di per sè terrificanti. Applicate ad un classico degli Eurithmics, assicurano un richiamo di spiriti diabolici. Perfetta per questa serata.