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Beyoncè: un’eterna fanciulla con un’ammirevole carriera alle spalle compie oggi, 4 settembre, 40 anni. Quattro decenni vissuti intensamente, ricchi di traguardi, stima e tante soddisfazioni.
Regina di record e di cuori, cantautrice, ballerina, attrice, imprenditrice statunitense, moglie del rapper Jay-Z, con cui ha spesso collaborato artisticamente, e madre di tre figli, Beyoncé vanta delle vittorie capogiro.
Beyoncè e la musica
Cominciò ad interessarsi al canto partecipando anche ad alcune gare della scuola e all’età di sette anni partecipò a un talent show con il brano Imagine di John Lennon, che vinse.
Inizia la sua carriera come membro fondatore del girl group Destiny’s Child e nel 2003 ottiene grande successo da solista pubblicando, durante una pausa del gruppo, il suo primo album, Dangerously in Love. Dopo lo scioglimento del gruppo, nel 2006 pubblica il suo secondo album, B’Day, che ha debuttato alla posizione numero 1 della Billboard.
I traguardi
In tutto il mondo Beyoncé ha venduto circa 60 milioni tra album e singoli con le Destiny’s Child e 118 milioni da solista. La rivista musicale statunitense Billboard l’ha eletta Artista Femminile del Decennio 2000-2010, mentre il quotidiano inglese The Guardian l’ha eletta Artista del Decennio. Ha vinto ben 28 Grammy Awards diventando l’artista più premiata della storia.
Secondo la rivista americana Forbes, Beyoncé ed il marito Jay-Z sono la sesta coppia più ricca al mondo.
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Oltre la musica
Oltre alla sua carriera musicale, è anche attrice e stilista: con la sua recitazione nel film Dream girls ha ricevuto due nomination ai Golden Globe; nel 2005 ha creato la sua linea di moda, la House of Deréon e nel 2010 anche una sua linea di profumi. Nel 2016 ha creato la linea sportiva d’abbigliamento, Ivy Park, dedicata alla figlia in collaborazione con Adidas.
Insomma, una donna poliedrica e stakanovista, sempre pronta a dare il meglio di sé e a mettersi in gioco affrontando nuove ed emozionanti esperienze.
Lo stile
Beyoncé segue principalmente lo stile del contemporary R&B, ma molte volte nei suoi lavori vi sono anche il pop, il funk, l’hip-hop e il soul, senza contare diverse sperimentazioni nei generi rock, gospel, arabic, broadway e dance. Oltre a canzoni in inglese, Beyoncé ha registrato anche qualche canzone in spagnolo, come Oye (Listen) e Irreemplazable (Irreplaceable), ricevendo buoni responsi tra i suoi fan latinoamericani.
“If I were a boy”
Il primo singolo scelto per lanciare il terzo disco solista di Beyoncé fu “If I were a boy”. La canzone è stata l’unica traccia del disco che non è stata co-scritta da Beyoncé. Gli autori, infatti sono BC Jean e Toby Gad e fonte di ispirazione del pezzo fu il rapporto problematico che BC Jean aveva avuto con l’ex fidanzato. Il significato della canzone rimanda al forte senso di rivalsa femminile, contro una concezione obsoleta (o quasi) di maschilismo.
Il videoclip
Il videoclip realizzato interamente in bianco e nero per la canzone If I Were a Boy è stato diretto da Jake Nava e mostra Beyoncé nei panni di una poliziotta di New York.
Qui dà più importanza al lavoro che al proprio fidanzato. Dopo aver arrestato dei ragazzi, la sera esce a cena con i colleghi e non risponde alle ripetute chiamate del fidanzato che invece la ama e si preoccupa per lei, rifiuta infatti un invito a cena da altre donne e cerca sul web degli orecchini da regalarle. Una sera escono per andare ad una festa, ma lei flirta con un altro uomo, così tornano a casa e i due si parlano. Dopo un momento di silenzio, i due si scambiano i ruoli. Si comprende come in realtà sia il fidanzato quello che fa l’indifferente e non si occupa di lei.
La canzone e il video, della durata di oltre quattro minuti e risalenti al 2008, mettono in risalto come gli uomini tendono spesso a ferire le donne.
Dunque, una carriera smisurata a soli 40 primavere. Una trottola che non smette mai di girare, un fiume in piena, colmo di energia positiva che sprigiona su progetti di grande successo.
Laureata in Lettere e in Filologia Moderna, nasce a Napoli il 10/09/1989 e vive a Parete, in provincia di Caserta. Sposata, madre di Michele e spesso dedita con passione all’arte culinaria. Docente presso un istituto d’istruzione superiore e giornalista pubblicista, iscritta all’albo dal 28 gennaio 2019, nutre una certa passione per la scrittura prosastica e poetica. Come l’araba fenice costituisce il suo esordio narrativo.