Foto copertina:zakut.uf
Da Prince al Re Elvis Presley fino a John Lennon e Bob Marley, quanto guadagnano le rockstar scomparse e chi gestisce l’eredità artistica dei grandi protagonisti della musica e non solo?
Dead Celebrity
Lo sapevate che esiste una lista delle Dead Celebrity più ricche del mondo, stilata ogni anno da Forbes in base ai guadagni ottenuti dalla vendita e dallo streaming di opere di autori deceduti? Che si tratti di canzoni, film, libri poco importa, sempre di soldi si tratta. Ecco, ora lo sapete, ed è sempre ricca di vivissime sorprese.
Al primo posto Roald Dahl
In quella del 2021, appena stilata ad ottobre, al primo posto troviamo per esempio Roald Dahl, lo scrittore inglese autore del bestseller Charlie e la Fabbrica di Cioccolato, morto il 23 novembre 1990 a 74 anni.
Durante la sua vita, Roald Dahl ha scritto 43 libri che sono stati adattati in ben 16 film diversi (tra cui quello di Tim Burton del 2005 con Johnny Depp), ma 31 anni dopo la sua ascesa al paradiso è arrivata la botta di fortuna: Netflix ha pagato niente pop dimeno che 684 milioni di dollari per acquistare la Roald Dahl Story Company gestita dagli eredi, per creare una serie di show a cartoni animati, spettacoli dal vivo, videogame, oltre al prossimo film in cui Timothy Chamelet interpreterà come Johnny Depp il personaggio di Willy Wonka.
Il folletto di Minneapolis supera il Re del pop
Fonte: Virgin Radio
Al secondo posto della lista di Forbes c’è il folletto di Minneapolis Prince, il quale, grazie all’accordo firmato dai fratelli con la società Primary Wave per la vendita del 43% delle sue opere, compreso il catalogo dei dischi pubblicati per 120 milioni di dollari, si trova un posto piu in su del Re del Pop Michael Jackson. Ha dominato la classifica per sette anni consecutivi tra il 2013 e il 2020 grazie alla cifra di 1.3 miliardi di streaming delle sue hit come Billie Jean e Beat It. Jakson sceso al al terzo posto con di 75 milioni di dollari per le sue vendite post mortem.
Il re del Rock Elvis Presley si ferma “appena” al settimo posto con 30 milioni di dollari, il grande Bob Marley all’undicesimo con 16 milioni e John Lennon al tredicesimo con 12 milioni di dollari.
I musicisti hanno un ruolo di spicco in questa lista, soprattutto grazie alle imponenti operazioni di acquisizione da parte di gruppi quotati in borsa e sostenuti da fondi di investimento come Hipgnosis Song Fund e Primary Wave.
E poi ancora…
Le ultime star super quotate in borsa sono David Bowie (che si dice possa vendere il catalogo per 200 milioni);
Gerry Goffin, autore di hit come You Make Me Feel Like a Natural Woman per l’amata Aretha Franklin, seguito dal cantante R&B Luther Vandross e dall’icona americana Bing Crosby, la voce dietro al singolo più venduto di tutti i tempi, White Christmas scritto nel 1942 per la colonna sonora del film Holiday Inn; pezzo che oltre ad aver venduto 50 milioni di copie continua ad essere un classico del Natale ( pensate che nel 2020 è stata ascoltata in streaming 87 milioni di volte).
Il figlio di Harry Crosby ha venduto le sue canzoni e il suo nome per 30 milioni di dollari a Primary Wave, facendolo entrare per la prima volta nella lista delle Dead Celebrity, appena prima di Elvis Presley, Bob Marley e John Lennon.
«La ragione per cui gli eredi stringono accordi con noi» ha detto Larry Mestel fondatore di Primari Wave, «E’ per far arrivare l’incredibile musica di questi artisti ad una nuova generazione», anche se, con tutti questi giri di soldi, non ne sarei molto sicura.
Mi chiamo Alessia, scrivo per difendermi, per proteggermi e per dare una mia visione del mondo, anche se in realtà io, una visuale su tutto quello che accade, non ce l’ho, e probabilmente non l’ho mai avuta. Ho paura di ritrovarmi e preferisco perdermi.
Culturalmente distante dal pensiero comune. Emotivamente sbagliata. Poeticamente scorretta. Fiore di loto, nel sentiero color glicine. Crisantemo all’occorrenza. Ho più paure che scuse. Mi limito a scrivere e leggere la vita. Mi piace abbracciare Biscotto, anche da lontano. Anche se per il mondo di oggi sembra tutto più difficile.
Scrivo per questo magazine da circa un anno. Ho pubblicato anche un libro ( ma non mi va di dire il titolo perché qualcuno penserebbe “pubblicità occulta”). Ho aperto un mio blog personale: “Il Libroletto” dove recensisco libri per passione.