pomodori verdi fritti

Un piatto da Oscar: pomodori verdi fritti

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Fonte foto: cinematographe.it

Chi si ricorda del film “Pomodori verdi fritti alla fermata del treno“?  È un film  che quest’anno ha compiuto 30 anni (essendo uscito nel 1991),  ma che all’epoca fece incetta di nomination, sia agli Oscar che ai Golden Globe e ai BAFTA (British Academy  Film and Television Arts) e che portò alla ribalta una ricetta tradizionale degli Stati Uniti:  i pomodori verdi fritti, ovviamente!

pomodori verdi fritti

Fonte foto: westernheritage.it

La trama del film “Pomodori verdi fritti alla fermata del treno”

Protagoniste di questa pellicola sono due donne: Evelyn (interpretata dalla grandiosa Kathy Bates), depressa donna di mezz’età, che un giorno incontra in una casa di riposo l’ottantenne Ninny  (interpretata dall’altrettanto brava Jessica Tandy) la quale, per tirarle su il morale, le racconta la storia d’amicizia tra Idgy (Mary Stuart Masterson) e Ruth (Marie-Louise Parker), entrambe desiderose di indipendenza,  le quali,  negli anni ’30 del ‘900, decisero di aprire il Whistle Stop Cafè, la cui specialità erano proprio i pomodori verdi fritti.

Una storia tutta al femminile, ambientata nel sud degli Stati Uniti, che non mancherà di tingersi anche di noir e giallo. Una pellicola che vale la pena guardare almeno una volta nella vita, soprattutto per il cast e per la trama che è sicuramente avvincente ed emozionante.

Non avrei paura della morte, se fossi in te: avrei più paura a guidare nel traffico nelle ore di punta!   (Ninny Threadgoode a Evelyn Couch)

Origine e storia dei pomodori verdi fritti

I pomodori verdi fritti sono un piatto tipico del sud dell’America, uno dei più iconici  insieme al pollo fritto e al Gumbo, che fa la sua comparsa già negli antichi ricettari di fine ‘800: il primo libro conosciuto che ne reca traccia è, infatti, un ricettario dell’Ohio pubblicato nel 1873.

Sulla loro origine si sa poco altro: probabilmente sono stati introdotti negli Stati del nord-est americano dagli immigrati ebrei e poi  si sono diffusi nel sud grazie alle scuole di economia domestica che insegnavano alle donne a diventare delle brave casalinghe.

Al giorno d’oggi è possibile trovare  questa ricetta in più meno tutto il territorio degli Stati Uniti, e non solo nelle tavole calde – i cosiddetti Diners – ma anche in ristoranti di lusso che ne fanno una versione gourmet.

La ricetta

Prima di darvi dosi ed ingredienti, è necessario che io vi faccia un paio di  doverose precisazioni: in primis i pomodori verdi che dovete usare non sono i nostri classici pomodori nella loro versione acerba, ma sono  una tipologia di pomodoro vera e propria.  Questo tipo di pomodori è molto sodo e quasi del tutto privo di semi, croccante e meno acquoso dei “nostri”; quindi, quando andate al supermercato o dal vostro ortofrutta di fiducia, specificate di volere proprio i “pomodori verdi” da friggere.

La seconda precisazione  è fondamentale: come dicono  Idgy e Ruth nel film

Il segreto è nella salsa!

Ingredienti:

  • 6 pomodori verdi
  • 80 gr di farina di mais
  • 80 gr  di farina 00
  • 10 gr di zucchero
  • 2 uova
  • sale e pepe q.b.
  • nella ricetta originale vengono fritti nel grasso di pancetta, se volete stare più leggeri va benissimo l’olio per friggere!

Procedimento:

Cucinare i pomodori verdi fritti è veramente semplice! Come prima cosa, lavate e tagliate a fette i pomodori.

In un piatto cupo capiente o in una ciotola, unite le due farine – dopo averle setacciate – e lo zucchero. In un’altra ciotola sbattete le uova e insaporitele con sale e pepe.

Ora non vi resterà che immergere le fette di pomodoro prima nelle uova e poi nella farina per ben due volte, così da avere una doppia panatura che renderà la ricetta ancora più croccante. Immergeteli nell’olio bollente (o nel grasso di pancetta sciolto se volete rimanere  fedeli alla ricetta originale) man mano che li preparate,  fateli dorare e  poi scolateli su della carta assorbente.

Mi raccomando: serviteli ben caldi!

Qualche curiosità finale…

Il film è tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice Fannie Flagg pubblicato nel 1987  e che, a sua volta, trae ispirazione per il soggetto dall’Irondale Cafè di Birmingham (Alabama), dove la scrittrice si recava spesso, da piccola, per mangiare i suoi amati pomodori verdi fritti.

Il vero Whistle Stop Cafè, dato il successo che ebbe il film, dovette acquistare una friggitrice per far fronte alla crescente richiesta di  questo prelibato piatto da parte dei visitatori fan della pellicola o del libro. Talmente  tante persone erano curiose di provare questa ricetta che il direttore del Cafè dichiarò che in quel periodo venivano utilizzati almeno 30 kg di pomodori verdi al giorno.

E ricordatevi: Towanda!!

 


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