Attraversata dal fiume Orcia, dal quale prende il nome, la Val d’Orcia si estende nel sud della Toscana lungo le province di Siena e Grosseto. Percorrendola, si rimarrà incantati dalle tipiche colline, dai castelli medievali, dagli antichi borghi e dalle lunghe file di cipressi che la caratterizzano. Non mancano, poi, gli edifici religiosi; andiamo a visitare, dunque, le più belle chiese della Val d’Orcia.
Fonte foto: italytraveller.com
Parco protetto
La Val d’Orcia è stata riconosciuta nel 2004 Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco ed è, quindi, un parco protetto. Il paesaggio di cui si può godere è tra i più famosi al mondo, tant’è che molti personaggi illustri hanno deciso di trasferirsi in queste zone. Inoltre, è dai vigneti di questa valle che originano i più apprezzati vini italiani, quali il Brunello di Montalcino, il Rosso Orcia e altri favolosi vini con la denominazione DOCG.
Ho visitato questa valle molti anni fa e mi è davvero difficile scegliere di quali luoghi scrivere.
Pienza
Uno dei borghi più belli della Val d’Orcia, conosciuto anche come “Città Ideale”, Pienza è un monumento rinascimentale nato da un progetto del grande papa umanista Pio II. Dal 1996 il suo centro storico fu dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Qui è possibile visitare la Cattedrale di Santa Maria Assunta, nota come Duomo di Pienza. Meritano ovviamente una visita anche Palazzo Piccolomini e Palazzo Borgia posti nelle immediate vicinanze.
La Cattedrale fu realizzata da Bernardo Rossellino, su commissione di Pio II. Vi si ritrovano le linee gotiche delle chiese francescane pur essendo un edificio di carattere rinascimentale.
La facciata tripartita è in travertino con quattro pilastri che richiamano le navate interne. Particolarità di questa Cattedrale sono lo stemma con l’emblema della Santa Sede di Pio II Piccolomini che insiste sulla facciata e il campanile a quattro campane.
Tra le opere d’arte che vi si possono ammirare, ricordiamo “Madonna con Bambino tra i Santi Antonio Abate, Bernardino, Francesco e Sabina” di Giovanni di Paolo e la “Madonna in Trono con Bambino tra i Santi Bartolomeo, Caterina, Lucia e Matteo” di Matteo di Giovanni.
Fonte foto: paesionline.it
Abbadia San Salvatore
Si tratta di un piccolo centro in provincia di Siena che sorge sul versante senese del Monte Amiata.
Nel 1524 vi fu edificata la Chiesa della Madonna del Castagno. Secondo la tradizione la Chiesa si trova proprio nel luogo in cui fu ritrovata, appesa appunto ad un castagno, una tegola sulla quale era dipinta la Vergine Maria.
Davanti alla chiesa i pellegrini vengono accolti dalla statua della Madonna.
La facciata è molto semplice e il portale, con un timpano triangolare, introduce in un ambiente rettangolare ornato con altari in stucco. Sull’altare maggiore si può ammirare un’immagine della Madonna con il bambino del ‘700. La chiesa si trovava molto vicino alla miniera di mercurio di Abbadia San Salvatore. Per questo i minatori e le loro famiglie svilupparono una sentita devozione alla Madonna del Castagno della quale si ebbe notizia per moltissimi anni dopo la chiusura dello stabilimento.
Fonte foto: orvietonews.it
Piancastagnaio
Ancora un borgo antico circondato da mura medievali e da rupi naturali di trachite. Le contrade in cui si divide, annualmente partecipano al Palio di Piancastagnaio.
Qui si trova il Santuario della Madonna di San Pietro. Narra la leggenda che nel 1500 a un ragazzo che stava pregando davanti al quadro della Madonna col Bambino del pittore Martino di Urbano, la Vergine chiedesse di pregare per la remissione dei peccati di tutti i cristiani. Nel ‘600 la chiesa venne totalmente ristrutturata e il dipinto della Madonna fu spostato sull’altare maggiore. Nel 1979 il restauro della facciata pose in risalto il portale e il rosone della chiesa.
Nelle pareti laterali si trovano degli affreschi particolari che rappresentano i Novissimi: la Morte, il Giudizio, l’Inferno, e il Paradiso opera di Francesco Nasini.
Fonte foto: terre-di-toscana.com
Bagno Vignoni
È una delle località più caratteristiche della Toscana. Per il fatto di trovarsi vicino alla Via Francigena vi transitavano molti pellegrini diretti a Roma. È uno dei pochi borghi italiani a disporre di una vasca cinquecentesca alimentata dall’acqua di una sorgente termale considerata benedetta dalla tradizione popolare. Vi soggiornarono personaggi importanti quali Papa Pio II, Lorenzo De Medici e Caterina Da Siena.
In centro storico, proprio di fronte alla grande vasca di acqua termale, è possibile visitare la Chiesa di San Giovanni Battista. L’antica chiesa pievana, a navata unica, presenta una facciata molto semplice. Nella chiesa sono conservati: un dipinto di scuola senese del XVIII sec. raffigurante Santa Caterina da Siena nella località di Bagno Vignoni e un affresco del ‘600 di Cristo Risorto.
Fonte foto: valdorciamiata.it
San Quirico d’Orcia
Cittadella medievale, circondata da una cinta muraria con quattro porte di accesso al centro.
La porta ovest permette di arrivare alla Collegiata dei Santi Quirico e Giulitta nella centrale Piazza Chigi. L’attuale edificio, costruito nel XII sec. in sostituzione di un’antica pieve ha una pianta a croce latina a navata unica e con cappelle absidali. Il portale maggiore, sorretto da quattro colonne in pietra arenaria poggianti su leoni stilofori, è in stile lombardo. In cima al portale, in bassorilievo, l’immagine di San Quirico.
All’interno si trova una bellissima pala d’altare quattrocentesca con la Madonna col Bambino, gli angeli e i santi, di Sano di Pietro. Nella lunetta, invece, sono rappresentati la Resurrezione e la Discesa di Cristo al Limbo.
Fonte foto: tuscanyplanet.com
La più famosa
Impostando su Google una ricerca per immagini digitando “Val d’Orcia” saranno numerosissime le foto ritraenti la Cappella della Madonna di Vitaleta. La Cappella, piccola e umile, posta tra i cipressi su una collina a due passi da San Quirico D’Orcia è divenuta il simbolo della Val d’Orcia.
Nel 1553 vi fu posta la statua della Vergine Maria opera di Andrea della Robbia.
La Vergine sarebbe apparsa ad una pastorella e le avrebbe detto che, in una bottega di Firenze, i parrocchiani avrebbero trovato la sua statua da portare nella Chiesa di Vitaleta.
La Cappella della Vitaleta, dopo un lungo periodo di trascuratezza, fu totalmente ristrutturata nel 1884 dall’architetto Giuseppe Partini. Il culto alla Madonna di Vitaleta riprese e ogni prima domenica di settembre fu indetta una festa in suo onore.
Ecco, dunque, lo spunto per una visita nella bellissima Val d’Orcia per ammirarne le bellezze naturali e artistiche abbinandovi anche un percorso spirituale.
Fonte foto: winenews.it
Monica Giovanna Binotto è un nome lungo e ingombrante ma è il mio da 57 anni e ormai mi ci sono affezionata. Ho sempre amato leggere. Fin da bambina. E anche scrivere, ma senza mai crederci veramente. Questo mi ha aiutato negli studi. Ho una laurea in Economia e Commercio e una in Psicologia dello Sviluppo. Da cinque anni faccio parte di un gruppo di lettrici a voce alta, le VerbaManent, con il quale facciamo reading su tematiche importanti sempre inquadrate da un’ottica femminile e mi occupo di fare ricerche e di scrivere e assemblare i copioni. Negli ultimi due anni, per colpa o merito di questa brutta pandemia che ci ha costretti in casa per lunghi periodi, ho partecipato a diverse gare di racconti su varie pagine Facebook e mi sto divertendo tantissimo anche perché ho conosciuto tante belle persone che condividono i miei stessi interessi.