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Si dice o no?
Chiariamo subito un punto: sì e no. Dipende da quello che stiamo cercando di comunicare. Da dove siamo, in che modo.
Congiuntivo o condizionale?
È venuto il momento di chiarire questa differenza e il loro uso.
Se fossi solo, non ci sarebbe nessuno che mi direbbe cosa dovrei fare.
Questa frase è corretta? O forse sarebbe meglio se fossi solo, non ci sarebbe nessuno che mi dicesse cosa dovrei fare?
dicano.
Dai, scherzavo
Se fossi solo, non ci sarebbe nessuno che mi dicesse cosa dovrei fare è sbagliata. Non è nemmeno il caso di chiederselo. Suona anche malissimo.
La cosa buffa però è che suona piuttosto male anche se fossi solo, non ci sarebbe nessuno che mi direbbe cosa dovrei fare.
La verità è alcune forme suonano male anche se sono corrette (ed è il caso in questione).
Se fossi solo, non ci sarebbe nessuno a dirmi cosa dovrei fare suona decisamente meglio, ed è la versione che sicuramente consigliamo. O anche se fossi solo, non ci sarebbe nessuno che mi dica cosa dovrei fare.
dicono, eh.
Il multiverso delle parole
La frase in questione è un periodo ipotetico, per altro di due tipi: periodo ipotetico della possibilità o periodo ipotetico dell’irrealtà. Quale delle due possibilità sia, il verbo dell’apòdosi (la proposizione reggente) è al condizionale presente, mentre il verbo della protasi (la proposizione subordinata) va al congiuntivo imperfetto.
Se io fossi solo (proposizione condizionale), non ci sarebbe nessuno (reggente) che mi direbbe cosa fare (proposizione relativa).
ecco la frase chiave.
L’uso
Ma ecco, perché è invece così diffusa l’usanza di costruire questo tipo di frase solo con il condizionale imperfetto?
(Se ne hanno davvero così tanto piacere) che facessero quello che gli pare. Ecco la forma completa della frase che Giambertugo usa con tanta veemenza. E no, non funziona. Se ne hanno davvero così tanto piacere, che facciano quello che gli pare è la forma corretta, anche in questo caso. Ma c’è una spiegazione particolare, una sola, che rende possibile la frase nella forma vulgo diffusa (e solo prendendo in esame la regionalità, poi comunque diffusasi a livello nazionale).
Si tratta, in realtà, di un uso tipico dell’italiano romanesco, diffuso in tutt’Italia da cinema e televisione. È sbagliato, ma c’è una ragione nel suo uso che in italiano non trova altro metodo di applicazione. Il Congiuntivo presente (facciano), può essere utilizzato per invitare, convincere, esortare, persino ordinare. Nel congiuntivo imperfetto, invece, non c’è soltanto una esortazione o un’ordine, ma vi è intuibile un certo senso di fastidio e pertanto di ribaltamento del ragionamento.
Treccani raccomanda fortemente di evitare questa forma nel parlato formale e nello scritto; ma, anche in questo caso, non vi è alcun controllo sul parlato informale.
Quindi, facessero quello che gli pare ha senso, solo nel parlato informale, solo se chi la pronuncia intende esprimere un senso di fastidio e anche di disprezzo nei confronti di chi sta esortando.
Pertanto andassero a cagare è corretto. Con buona pace dell’editore. Tie’.
Laureato in Belle Arti, grafico qualificato specializzato in DTP e impaginazione editoriale; illustratore, pubblicitario, esperto di stampa, editoria, storia dell’arte, storia del cinema, storia del fumetto e di arti multimediali, e libero formatore. Scrittore e autore di fumetti, editor, redattore web dal 2001, ha collaborato e pubblicato con Lo spazio Bianco, L’Insonne, Ayaaak!, Zapping e svariate testate locali.