Lo scorso Mercoledì 24 maggio in quel piccolo gioiellino di ristorante che è Fresco, una finestra sul luccicante lungomare di via Caracciolo a Napoli, è avvenuta la presentazione della nuova linea di fritti “Laboratorio Partenopeo” del noto marchio Mozzarè Casearia.
Protagonista dell’evento, coordinato dal giornalista enogastronomico Renato Rocco e dal giornalista de’ Il Mattino Luciano Pignataro, è la promozione di un rebranding dell’azienda , che cambia il suo design promozionale per stare al passo coi tempi.
Mozzarè ha inoltre realizzato una nuova linea di fritti che omaggia la tradizione partenopea della “frittura mista”.
Mozzarè Casearia e la linea “Laboratorio Partenopeo”
Nata nel 2000, l’azienda Mozzarè Casearia è presente con una capillare rete di vendita sia in Italia che in diversi paesi europei. Fiore all’occhiello di questa produzione è la Mozzarella di Bufala Campana Dop e il Fior di Latte per pizza, con un’ attenzione particolare alle nuove tecnologie e i nuovi macchinari che sono utilizzati sempre nel rispetto delle antiche tradizioni.
È in questa luce che si pone la nuova linea di frozen “Laboratorio Partenopeo”, portando in tavola arancini, crocchè e frittatine, la classica frittura del cuppetiello napoletano, cercando di preservare la genuinità e i sapori di una pietanza fatta in casa.
Giovanni Palmentieri, socio e fondatore di Mozzarè, ha dichiarato:
“Presentiamo il nostro rebranding, necessario perché siamo in una nuova fase di espansione e la nostra immagine doveva cambiare. Poi da un anno a questa parte abbiamo cominciato a lavorare al frozen che rappresenta il futuro della ristorazione: però dobbiamo anche “uscire” dal passato perché un po’ tutti noi siamo cresciuti con la mentalità del prodotto congelato, le nostre mamme quando andavano a fare la spesa dicevano “congelato non è buono!”… Poi le tecnologie si evolvono e oggi esistono i processi di abbattimento che hanno rivoluzionato il settore dei congelati permettendo al prodotto di qualità di mantenere intatta la freschezza e il sapore”
Infine Palmentieri afferma:
“Ad oggi abbiamo avuto grande soddisfazione e anche il mercato napoletano ha apprezzato. L’obiettivo è agevolare e supportare i nostri clienti sostituendo un prodotto homemade con uno altrettanto valido, da conservare in congelatore per il pronto uso.”
Il Menù della presentazione
Arrivano in primis i rinomati fritti di “Laboratorio Partenopeo”: arancini, crocchè e frittatine. Grandi, dal ripieno consistente e dalla panatura solida e croccante. L’intento dell’azienda di preservare gli antichi sapori, quelli della dolce infanzia, è stato raggiunto in maniera ottimale.
Si susseguono assaggi di mozzarella e treccia realizzate con latte di bufala.
Tondeggianti e dal tipico colore bianco perlaceo, con poco latte ma tanta morbidezza, la pasta di questi formaggi ha un sapore deciso ma delicato al tempo stesso, mai troppo salato.
Ultime, ma non per importanza, tre portate con tre pizze diverse: una margherita con mozzarella fiordilatte, una filetto con mozzarella di Bufala DOP e pomodorini del Piennolo, una terza con provola, ricotta e fiori di zucca.
Un tripudio di colori e sapori, insieme rustici e delicati, esaltano il palato e lasciano un ricordo sensoriale unico.
Laureata in Archeologia, Storia delle Arti e Scienze del Patrimonio Culturale alla Federico II di Napoli. All’età di 5 anni volevo fare la “scrittrice”, mentre adesso non so cosa di preciso mi riserverà il futuro. Ma una cosa certa è che la scrittura risulta essere ancora una delle mie attività preferite, una delle poche che mi aiuta di tanto in tanto ad evadere dal mondo.