Oreo, la forma tonda, le cialde nere al cioccolato che racchiudono una deliziosa crema alla vaniglia.
Un po’ di storia…
Chi non conosce e ama gli Oreo? Questi biscotti, prodotti per la prima volta negli Stati Uniti dalla ditta Nabisco nel 1912, sono ormai divenuti famosi a livello internazionale.
La loro inconfondibile forma e i gustosi ingredienti, li hanno fatti divenire i perfetti biscotti da utilizzare anche per torte, e ricette appetitose. Attualmente distribuito dalla multinazionale Mondelez, in Italia dalla Saiwa, la sua ricetta cambia da paese a paese.
Con i suoi 490 miliardi di biscotti venduti in tutto il mondo da quando è stato commercializzato, l’Oreo è il più venduto di tutto il secolo scorso.
Il significato del nome e la forma originaria
Originariamente il biscotto aveva una forma conica, disponibile in due sapori: Lemon meringue e cream, era stato creato per il mercato britannico e venduto in lattine con il tappo di vetro.
L’attuale formato fu introdotto nel 1916 e perfezionato durante gli anni ‘50.
Secondo alcune teorie il nome deriverebbe appunto proprio dalla parola greca “Oros”, montagna, collina o sempre dal greco “Oreos” che significa bello.
Altre interpretazioni vorrebbero che la provenienza della denominazione potrebbe essere stata dovuta alla confezione dorata delle origini, per cui dal francese “Or”, oro.
Nel corso degli anni altri produttori hanno provato a copiare l’iconico formato dei biscotti senza però riuscire a scalzare il predominio commerciale dell’Oreo.
Sempre nuovi ingredienti e associazioni di gusti
L’ingrediente principale del biscotto è ovviamente il cacao che però, per conservare l’aspetto così scuro, si avvale di un espediente che risale al 1800. Il maestro dolciario olandese Van Houten, aveva infatti scoperto che alzando il “ph” del cacao prima della trasformazione delle bacche in polvere, il composto risultava meno amaro e manteneva il colore scuro senza bisogno di aggiungere altro. Nel tempo le farciture e le coperture hanno esplorato gusti e sapori di tutta la pasticceria, rivelando sapori unici: dalla menta al burro di arachidi, al cioccolato, ai gusti fruttati . Ultimo nato è l’Oreo ai Baci Perugina che la Nestlè ha voluto per l’Italia.
Giornata Nazionale degli Oreo
Il 6 marzo è ufficialmente in America la giornata nazionale degli Oreo e quale miglior modo di festeggiare se non con una scorpacciata di questi deliziosi biscotti!
Dopo aver seguito studi artistici si interessa appassionatamente ad approfondire i meccanismi e l’evolversi della storia dell’arte contemporanea.
Proprio in qualità di critico d’arte e corrispondente, negli anni ’80 e ’90, ha firmato saggi e recensioni per alcuni dei maggiori periodici del settore, tra i quali: Terzoocchio delle edizioni Bora di Bologna, Flash Art di Milano Julier di Trieste ed il genovese ExArte .
Inoltre affiancherà attivamente come consulente la famosa galleria d’Arte avanguardistica Fluxia durante tutto il periodo della sua esistenza.
Ha partecipato all’organizzazione di numerosi eventi, tra i quali l’anniversario del centenario dell’Istituto d’Arte di Chiavari e la commemorazione del trentennale della morte del poeta Camillo Sbarbaro a S. Margherita L.
Nel 2010 pubblica il suo primo romanzo: “La strana faccenda di via Beatrice D’Este”, un giallo fantasioso e “intimista”.
Nel 2018 pubblica il fantasy storico “Tiwanaku La Leggenda” ispirato alla storia ed alle leggende delle Ande pre-incaiche.
Attualmente collabora con alcuni blog e riviste on-line come “Chili di libri, “Accademia della scrittura”,
“Emozioni imperfette”, “L’artefatto”,” Read il magazine” e “Hermes Magazine” occupandosi ancora di critica d’arte e di recensioni letterarie.